La due giorni punta a mostrare la versatilità e le potenzialità del prodotto legato all'identità della città e dell’area del Pollino
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Valorizzare l'ecotipo locale della cipolla bianca di Castrovillari e promuoverlo attraverso il racconto dei produttori e la maestria di chef che la useranno per la realizzazione di piatti gourmet. È la formula del Festival della Cipolla che l'amministrazione comunale ha inteso organizzare il 9 e 10 luglio prossimi nella parte sud di Corso Garibaldi.
Il festival della cipolla bianca a Castrovillari
Lo spazio dove abitualmente si svolge il mercato ortofrutticolo si trasformerà, di sera, in un'area di street food animata dagli chef castrovillaresi e alcuni ospiti calabresi che proporranno, al grande pubblico, piatti gourmet pensati per valorizzare la cipolla di Castrovillari. Al loro fianco – si legge in una nota stampa - i produttori custodi che oggi animano e rafforzano la De.Co. voluta dall'amministrazione comunale ed in particolare dall'assessorato alle attività produttive, guidato da Nicola Di Gerio, che per mesi ha lavorato, in stretta sinergia con l'Arsac ed il contributo tecnico dell'agronomo Luigi Gallo, alla costruzione di un percorso di aggregazione conclusosi nella scrittura del disciplinare di produzione che oggi è la bussola per rafforzare l'ampia rete di aderenti.
Chef e produttori locali
Saranno proprio i produttori custodi di questo ecotipo agroalimentare - che oggi ambisce a diventare il nuovo grande attrattore enogastronomico del Pollino - i protagonisti, al fianco degli chef, dell'evento che animerà la zona sud di Corso Garibaldi che si trasformerà in un percorso gourmet in grado di mostrare la versatilità e le potenzialità di questo prodotto legato all'identità della città.
«Da mesi - ha sottolineato l'assessore Nicola Di Gerio - stiamo lavorando a questo evento che è la fase conclusiva di un grande percorso di valorizzazione e aggregazione economico - imprenditoriale attorno alla Cipolla Bianca di Castrovillari. Un prodotto che fa parte della storia della città, che noi abbiamo inteso trasformare in un grande elemento identitario, un forte attrattore alimentare per i turisti che cercano l'esperienza e l'incontro con le produzioni tipiche per scoprire il Pollino, e ci auguriamo anche in un volano economico per la nostra agricoltura locale. Abbiamo messo insieme, in un unico evento, i produttori che di questo prodotto sono i custodi, e gli chef che devono diventare i principali testimonial delle qualità di questa nostra gemma alimentare».