«Dio creò l’uomo per dare da mangiare al gatto». Ma come ti è venuto in mente? Prima che Damiano Giordano risponda, chiediamo a lui stesso di dirci chi è Damiano Giordano.

«Damiano Giordano è un ragazzo calabrese di 33 anni che ha sempre amato e rincorso il mondo dello spettacolo fin da ragazzino tra radio locali, tv locali e presentazioni varie di eventi live spesso e volentieri gratis per imparare, per fare esperienza per crescere. Il tutto accompagnato dallo studio per la recitazione, il teatro. Ancora oggi frequento laboratori di recitazione. Pochi giorni fa ne ho terminato uno a Roma a Cinecittà, perché non si finisce mai di imparare e lo farò anche in futuro perché è bello essere stimolati e restare con i piedi per terra».

Quindi la tua dimensione sociale e pubblica è cambiata, è diventata il tuo lavoro.
«Sì, è esattamente così. Ed è bellissimo quando mi riconoscono per strada ma sono sempre lo stesso, dentro e fuori dai social. Oltre tutto il mondo pet, sui social porto me stesso, dalla casa in disordine ai capelli spettinati. L'autenticità penso sia doverosa per chi ti segue. Dargli la verità è qualcosa che crea empatica e lo percepisco dai messaggi che ricevo. Odio i profili costruiti o fingere qualcosa che non si ha. Questo è un consiglio che do magari ai più giovani che vogliono approcciarsi a questo lavoro».

E torniamo a quel tuo “Dio creò l’uomo per dare da mangiare al gatto”.
«Sono arrivato a questa conclusione perché mi sono resoconto che chi vive e convive con dei gatti, si sente da una parte, in continua "ansia da prestazione" per essere accettati e voluti bene dai felini. Come se fossi stagisti in attesa del contratto indeterminato dell'amore ricambiato. Dall'altra, occupano veramente il 60, se non 70% dei pensieri di un gattaro o una gattara durante il giorno. Quindi alla fine dei conti, ironicamente penso che la missione di Dio per noi umani è preoccuparci dei nostri gatti».

Del tuo amore per i tuoi i gatti, ne hai fatto addirittura uno spettacolo. Di cosa si tratta?
«Il Damiaoo Show nasce da un tovagliolo. Era il 2021, ero in una cena di beneficenza, organizzata a Corigliano-Rossano da associazioni che si occupano di salvare animali randagi, e ci tengo a sottolineare che fanno davvero un grande lavoro queste anime buone, tutto di tasca propria, rimettendoci economicamente. Mi danno un microfono per cantare ma io non so cantare, così ho improvvisato un piccolo spettacolino raccontando la vita quotidiana con i miei gatti ed è stato pazzesco, tutti a ridere, tutti a farmi i complimenti. Io veramente sorpreso, ma allo stesso tempo, tu conosci il mio amore per il teatro, così mi son detto: devo segnarmi queste cose, chiedo una penna al cameriere e mi segno tutto su un tovagliolo! Da lì mi sono detto perché no? Voglio scrivere uno spettacolo dedicato agli animali domestici».

Ma non finisce qui. Perché poi è successo altro.
«Poi ho scoperto di essere il primo comico in Italia a farlo completamente per loro. Questo show ha debuttato al Teatro Oscar a Milano, il 27 gennaio 2024 registrando un sold out dove ho conosciuto poi l'agenzia che oggi si occupa della distribuzione. È uno spettacolo in cui vado a rappresentare i caratteri e le emozioni, tanto diversi del gatto e del cane in eventi quotidiani. Gli stessi avvenimenti, azioni, reazioni, visti dal punto di vista di uno e dell'altro. Il tutto poi in rapporto con l'essere umano e il suo ruolo in questo triangolo. Ringrazio di cuore Paolo Ruffini e tutto lo staff di Vera per aver creduto in questo progetto».

Per partecipare al tuo show del 9 maggio al cinema San Nicola di Cosenza è necessario chiedere preventivamente il permesso ai propri gatti?
«Beh vi conviene perché altrimenti ve la farà pagare cara. Ipotizzate già un nuovo divano! (ride). Tra l'altro ci tengo a sottolineare come io abbia voluto fortemente far partire questo tour dalla Calabria, dalla mia regione, da una città in cui ho vissuto per 4 anni, dove ho iniziato i miei studi per poi completarli altrove, ma ci tenevo a iniziare da "casa" perché se è vero che le possibilità artistiche sono, purtroppo, limitate da noi, quindi siamo quasi "costretti" ad andare fuori, è importante però, ricordarsi da dove si è partiti e, in qualche modo, donare il frutto delle esperienze accumulate in giro per l'Italia (nel mio caso) alla mia terra. Spero di regalare un'oretta e mezza di risate, riflessioni e divertimento»

“Io penso che viviamo tutti la stessa vita” recita un tuo post di Instagram. Ma sarà una vita da gatti o una vita da…cani?
«Questa è una bella domanda. Io penso che chi condivide la propria vita con i propri animali, ci si riconosce. Ci si riconosce nei piccoli momenti. In una casa dove è presente un gatto o un cane non mancherà mai l'amore. Spesso ci salvano le giornate, specie quelle meno belle che torniamo a casa col morale sotto i piedi e loro in pochi secondi ci distraggono, ci amano al posto nostro, ci ricordano che il valore che diamo alle cose si possono rimescolare, che le priorità sono altre e che tutti i malumori possono aspettare fuori dal portone di casa. Quindi che sia una vita da gatti o da cani, se c'è l'amore, si cade sempre in piedi come i gatti sanno fare benissimo, magari i cani no, ma hanno sempre la forza di rialzarsi più forti di prima».

Allora non ci resta che trovarsi tutti allo show del 9 maggio al cinema San Nicola di Cosenza, con il più irresistibile e imprevedibile gattaro d’Italia, Damiano Giordano. Segue altro show il 12 maggio a Milano.