Torna a Rende la Fiera del Disco, il più grande evento per i collezionisti di vinili in Calabria. Un weekend dedicato al mondo della musica analogica, che rappresenta per gli appassionati una grande occasione per vendere e scambiare le proprie collezioni di vinili e dischi.

Particolare attenzione è data al vinile, che negli ultimi anni ha vissuto una sorprendente rinascita, trasformandosi da reliquia del passato a oggetto di culto per audiofili e giovani appassionati. Secondo i dati diffusi dalla Federazione Industria Musicale Italiana (FIMI), nel 2024 il mercato del vinile ha registrato una crescita del 24,3%.

Questo fenomeno, che mescola nostalgia e nuove tendenze, si inserisce in un panorama musicale sempre più dominato dalle piattaforme di streaming, dimostrando che l’analogico può convivere con il digitale.

La riscoperta del vinile sembra legata a più fattori. Innanzitutto, l’esperienza sensoriale: possedere un disco fisico, toccarne la copertina, e ascoltare la musica con il caratteristico "fruscio" dell'analogico restituisce un senso di autenticità spesso percepito come assente nello streaming.

Un altro aspetto fondamentale è la qualità del suono. Molti appassionati sostengono che il vinile offra una resa sonora più calda e ricca rispetto ai file compressi delle piattaforme digitali.

Questa percezione, sebbene soggettiva, alimenta il fascino di un formato che sembra essere stato rivalutato anche dalle giovani generazioni, come confermato da Luigi Sonatine Dischi (negozio online con sede fisica a Cosenza): «Il vinile ormai è consuetudine, ha preso tutti: dai ragazzini di 14 anni agli adulti. Il fatto che abbia assorbito questa fascia di età giovanile fa piacere perché significa che si torna a tanti anni fa, comprando dei dischi e portandoli a casa come dei cimeli.»

Un evento che sa dunque di ritorno al passato, ad una forma di vita più lenta, e che dimostra come il collezionismo non sia mai passato di moda: «Questa giornata si ripete ormai da anni e raccoglie sempre più presenze: segno che il vinile è tornato di interesse non solo per chi ha comprato i primi dischi negli anni ’70-’80 ma anche per i più giovani che si stanno approcciando a questo modo più lento di ascoltare la musica. Il collezionismo oggi sta ritrovando una nuova linfa e si sta spostando sempre più verso le produzioni degli anni ’80-‘90». Queste le parole di Graziano Convertino di Discordia, associazione organizzatrice dell’undicesima edizione insieme a Be Alternative Eventi.