La struttura fu costruita su richiesta di don Emanuele De Nobili e donna Olimpia Schipani a opera dell'architetto Andreotti. Un edificio imponente, autorevole nell'aspetto, arricchito da elementi che gli riservano maestosità e fascino
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Siamo a Sellia Marina, in provincia di Catanzaro. Ed esattamente in viale delle Mimose. In un angolo di Calabria a pochi passi dalla costa, dove la natura sollecita, anima, provoca, cagiona nei residenti e nei turisti il piacere di trovarsi faccia a faccia con una lunga serie di tesori paesaggistici, scorci incontaminati di macchia mediterranea, frammenti di territorio in cui sentirsi a proprio agio con il mondo è impresa meno ardua.
È in località La Petrizia che sorge uno degli edifici più interessanti dell'intero comprensorio sotto il profilo architettonico. Si tratta di Villa De Nobili, da molti conosciuta come castello o palazzo De Nobili. Su richiesta di don Emanuele De Nobili e donna Olimpia Schipani, la struttura è stata costruita verso la fine del '700 ad opera dell'architetto Andreotti. L'edificio si presenta con una pianta rettangolare e, all'esterno, con una torretta decorata da merli ghibellini. Un edificio imponente, autorevole nell'aspetto, arricchito da elementi che gli riservano maestosità e fascino. Furono i discendenti della famiglia De Nobili della Bagliva, fino al 1972, ad abitare nella suggestiva villa incastonata nella provincia catanzarese. A spingere i De Nobili verso la costruzione della struttura da frequentare durante il periodo estivo furono, tra le varie ragioni, anche la piacevolezza del clima, la vicinanza con il mare e l'aria fresca che attraversa la zona di Sellia Marina.
Il palazzo, oltre a caratterizzarsi per la sua architettura fortificata, mostra ancora oggi uno stile antico ed elegante nonostante l'abbandono a cui il destino lo ha consegnato da ormai diversi anni. Una struttura purtroppo depredata di alcuni fregi e, tra questi, di un blasone della famiglia De Nobili un tempo collocato sul portone d'ingresso. Uno strappo alla memoria, alla dignità del passato, al rispetto che si deve verso le tracce lasciate dalla storia per segnalarci il percorso finora compiuto dall'umanità. L'ingresso appare impreziosito da un acceso color rosso porpora che campeggia sulle pareti interne e che conduce a tre archi con relativi punti luce e quindi ad una scalinata che porta al piano superiore.
C'è un aspetto particolare che lega Villa De Nobili alla sede del comune di Catanzaro. La bellezza dell'edificio situato a Sellia Marina spronò infatti la famiglia De Nobili a chiedere all'architetto Andreotti di impiegare lo stesso stile, la stessa impostazione, per la costruzione di un palazzo nel capoluogo, oggi sede del comune, conosciuto per l'appunto come Palazzo De Nobili. A Sellia Marina, sin dagli anni ottanta, Villa De Nobili ha iniziato un lento ma inesorabile declino anche a causa di un incendio e di una serie di crolli che resero inagibile la struttura. Ciò che rimane è comunque un'imponente opera, che giorno dopo giorno continua a fare i conti con i segni del tempo che non intende rallentare.