Nei giorni scorsi è stato consegnato e presentato alla cittadinanza il murales A funtana, opera realizzata dall'artista Claudio Chiaravalloti nel suggestivo paese della provincia di Cosenza
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Il muro non è sempre un impedimento, un ostacolo al cammino. Contravvenendo alla sua ordinaria attitudine alla separazione e all'isolamento, può essere anche punto di partenza per un viaggio a cui ciascuno può partecipare a patto che porti con sé mente e cuore: la mente per recuperare i ricordi ed il cuore per reggerne il peso gravato dagli anni.
A Pietrapaola, in provincia di Cosenza, l'associazione "Ricchizza" ha inteso inaugurare un progetto di street art per far rivivere attraverso una serie di murales gli usi, i costumi, la storia e le tradizioni di un tempo. Un'operazione che riserva al passato un'inedita opportunità per svelarsi, un'occasione per affacciarsi su un mondo diverso da quello lasciato alle spalle. Nello specifico, l'obiettivo del sodalizio culturale è quello di tenere viva la memoria delle donne e degli uomini del secolo scorso raccontando, con le immagini ed i colori, i loro sacrifici, le loro esperienze, il sudore sulla fronte per via dei lavori svolti in campagna per educare la terra ad arricchire la tavola.
Nei giorni scorsi è stato realizzato e presentato alla cittadinanza "A funtana", il primo murales incastonato nel borgo antico di Pietrapaola a firma dell'artista catanzarese Claudio Chiaravalloti. Un'opera che ritrae due donne intente a lavare i panni nei pressi di una vecchia fontana ed una terza signora di ritorno a casa, con una cesta sulla testa ed una portata a mano con dentro il bucato pulito. Scene di una quotidianità scaduta, espunta dal calendario della contemporaneità. Spaccati di vita lontani sulla linea del tempo, precedenti alla comodità di possedere una lavatrice nella propria abitazione, ma meritevoli di essere custoditi e fatti conoscere alle giovani generazioni affinché possa essere a loro rivelata l'importanza di ogni singolo e pesante passo compiuto da chi le ha precedute.
«Per me è un viaggio che prosegue - afferma l'artista Claudio Chiaravalloti -. Un percorso che mi porta, giorno dopo giorno, a scoprire la mia bellissima ed amata Calabria con la sua storia, la sua gente, la sua umanità. Vorrei ringraziare l’amico Pasquale Crescente, membro dell’associazione "Ricchizza" che mi ha presentato al presidente Vincenzo De Vincenti. Insieme abbiamo strutturato il progetto che vedrà a brevissimo la realizzazione di altre tre opere sempre all’interno del borgo».
A Pietrapaola, insomma, il passato torna a mostrarsi su muri sottratti all'anonimato ed investiti della responsabilità del racconto. Spetta alle pareti, alle sfumature cromatiche ed al cemento, narrare ciò che è stato: la storia di un popolo che non è vecchia, ma sazia di vita.