Conosciuto come il Passetto del Re si trova a San Giorgio Morgeto, paese nel cuore del Parco nazionale d'Aspromonte. L’antico borgo medioevale situato a 520 m di altitudine e riconosciuto come uno dei centri più belli della regione
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Adagiato su uno sperone di roccia, fiancheggiata da due valloni, nel cuore del Parco nazionale d'Aspromonte, sorge San Giorgio Morgeto, situato ai margini sud orientali della Piana di Gioia Tauro, proprio sui fianchi della breve e compatta dorsale che salda le serre dell'Aspromonte, da cui si dominano le isole Eolie. L’antico borgo medioevale, situato a 520 m di altitudine, riconosciuto come uno dei centri più belli della Calabria, appare come un vero e proprio presepe.
Il centro storico conserva ancora il fascino del borgo medioevale con i monumenti, gli edifici di notevole pregio architettonico e le numerose chiese, tra cui il Convento dei Domenicani dove studiò e prese i voti Tommaso Campanella. Di notevole pregio artistico nel periodo natalizio, sono i presepi artigianali animati costruiti da artigiani del luogo, una tradizione secolare che attrae migliaia di visitatori ogni anno.
Il castello di San Giorgio Morgeto
A dominare il paese, sulla cima dell’altura rocciosa, sorge il Castello Morgezio, una fortificazione costruita nel IX-X secolo, tipico esempio di architettura normanna-sveva, le cui origini sfumano tra storia e leggenda. Secondo la tradizione popolare, fu edificato da Morgete, re degli Enotri, per difendere l’abitato dalle incursioni saracene (nelle opere di Proclo, Plinio e Strabone si narra dell’antico popolo dei Morgeti e di re Morgete che appunto edificò il castello di San Giorgio nel IX – X secolo), mentre in epoca normanna fu ampliato grazie a Ruggero I d’Altavilla, per poi subire ulteriori modifiche in periodi successivi ed essere definitivamente abbandonato nel XVI secolo.
Il Passetto del Re
Negli ultimi anni però, San Giorgio Morgeto è diventata famosa grazie al “Passetto del Re”, che con i suoi soli 40 cm di larghezza, ha conquistato il record di vicolo più stretto d’Italia. La storia del vicolo, caratterizzato da circa 30 scalini, è strettamente collegata a quella del Castello. Imboccandolo infatti, da Largo Sipaleja si arriva direttamente al piazzale antistante la fortezza normanno-sveva.
Storia e leggenda
La denominazione “Passetto del Re”, secondo una leggenda, è dovuta al fatto che per Re Morgete, costituisse una via di fuga nei casi di invasione o durante i tentativi di espugnazione della fortezza. Passando dallo stretto vicoletto infatti, aveva la possibilità, nelle situazioni più estreme, di fuggire attraversando la stretta via secondaria, per poi far disperdere le proprie tracce tra le decine di piccoli vicoli che, come in un labirinto, si diramano e si incrociano all’interno del borgo.
I più maliziosi raccontano invece che, il Passetto del Re venisse utilizzato dal sovrano anche per sgattaiolare di notte nelle alcove delle cortigiane, senza essere visto. Qualunque sia stato il reale utilizzo del vicoletto da parte di Re Morgete, la tradizione popolare sostiene che percorrerlo sia di buon auspicio, soprattutto per gli innamorati e per chi soffre a causa di patemi d’amore. Inoltre, pur essendo così stretto, il Passetto del Re, non risulta angusto, anzi pare che chiunque lo attraversi venga permeato da una sensazione di benessere e di ritrovato buonumore.