Un angolo di paradiso adatto per entrare in contatto con la natura più autentica, fatta di rocce che si intromettono nel blu e di spiagge da cui osservare silenziosamente l'alba
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Il cielo ed il mare che gli ruotano attorno disegnano con l'azzurro di cui dispongono e con l'imprevedibilità di cui sono espressione un quadro naturale ogni giorno differente. Capita così che il vento finisca per sparpagliare il gregge delle nuvole e che le vele spingano verso un'altra direzione le imbarcazioni in movimento, quelle dalla bussola fino ad un istante prima puntata da tutt'altra parte. E poi magari può accadere che le onde si incattiviscano, che la loro determinazione aggredisca con maggiore intensità la battigia esortando inconsapevolmente chi passeggia lungo il bordo a prendere le distanze dalla riva per non bagnare i piedi ed i pensieri che vagano alla ricerca di ciò che manca per fare di un uomo una persona felice.
Lo scoglio di Pietragrande invece no. Sta lì, indifferente al mondo e ai suoi girotondi. Resta impassibile, testardo come la roccia che lo costituisce. Immobile come un chiodo fisso, fermo nella sua posizione, capace di scavalcare i secoli passando indenne al setaccio delle stagioni. Inscalfibile, muto, nudo. Sembra fregarsene dello spettacolo della vita che gli passa sopra e di fianco, non salta dentro i cambiamenti che incessantemente si alternano rendendo unica ogni singola giornata.
Lungo la costa ionica, e più precisamente in quel tratto di Calabria conosciuto come Costa degli Aranci, tra le città di Catanzaro e Soverato, la spiaggia di Pietragrande accoglie i suoi turisti in qualsiasi periodo dell'anno. La sua bellezza d'altronde non va in vacanza, rimane a disposizione di tutti dodici mesi l'anno. Nel territorio di Montauro, la suggestiva località balneare si caratterizza per le acque cristalline che si stagliano su una scogliera ricca di insenature. Un angolo di paradiso adatto per entrare in contatto con la natura più autentica, fatta di rocce che si intromettono nel blu e di spiagge da cui osservare silenziosamente l'alba che puntualmente porta con sé la nascita di un nuovo giorno e la carezza di un'altra speranza.
Alto all'incirca 13 metri, è lo scoglio di Pietragrande a dare il nome alla marina. Un imponente macigno circondato dalle acque trasparenti dello Ionio che attira prepotentemente lo sguardo e l'attenzione di chiunque capiti lungo il litorale, di passaggio o di proposito. Un masso che vien fuori dal mare come a voler dare un'occhiata a ciò che sta a galla, sopra la superficie blu. Uno sguardo verso ciò che è slegato alla legge agli abissi, svincolato agli sbalzi delle maree.
Quello di Pietragrande è uno scoglio divenuto nel tempo un'attrazione per gli amanti dei tuffi. Da lassù, per gli appassionati dei lanci, è come spiccare il volo prima di entrare acqua. Un salto che mette alla prova la paura e la propensione a superare i propri limiti. Mentre, sulla spiaggia, rimane sempre qualcuno impegnato ad osservare in silenzio le acrobazie dei più temerari. Accorgendosi che per quanto coraggio possa esserci in una prova che punta in alto finisce sempre di cadere da ogni cielo.