Siamo abituati a pensare che soltanto se aperte le porte possano permettere alle persone di vivere nuove esperienze, di allargare gli spazi e gli orizzonti, di avventurarsi in altri ambienti e dimensioni per afferrare emozioni mai provate prima.

La verità, tuttavia, è che anche un passaggio chiuso può annullare l'idea del limite materiale, del confine immediato, e inaugurare un viaggio unico per la mente e il cuore della gente desiderosa di aggiungere passi al proprio cammino esperienziale.

 

L'iniziativa "PAS - Porte d'artista" fa proprio questo: apre un varco, un passaggio verso la meraviglia e la bellezza che soltanto l'arte sa dispensare. Lo fa trasformando vecchie porte chiuse, spesso appartenenti a case disabitate, in tele pregiate su cui artisti di fama nazionale e internazionale proiettano attraverso disegni e colori un agglomerato di idee, di storie e di racconti.

 

Il progetto, sviluppatosi sotto la direzione artistica del noto artista Massimo Sirelli, le cui opere hanno da tempo varcato i confini italiani, ha interessato per il momento tre comunità calabresi: Vena di Maida (frazione di Maida), Sersale e Uria (frazione di Sellia Marina). In ognuna di queste realtà, si snodano percorsi artistici differenti con opere, realizzate per l'appunto sulle porte, disseminate lungo i vicoli e le strade dei rispettivi borghi.

 

A Vena di Maida, nel 2022, con il patrocinio del comune di Maida e il coordinamento dell'ex assessore comunale Sabrina Fiumara, undici talentuosi creativi sono stati impegnati a dar vita al percorso "Porte d'artista" nel centro storico della frazione venota.

Tenuto conto dell'origine albanese del piccolo borgo della provincia di Catanzaro, si è deciso di impreziosire le porte con disegni e raffigurazioni incentrati su un unico grande tema, quello dell'identità arbëreshë. Un'iniziativa mirata a tutelare e far conoscere il patrimonio storico e culturale che caratterizza la comunità di Vena appartenente all'Arbëria catanzarese. Da giugno 2022 in tanti si sono riversati per le strade del centro riempiendo i propri occhi con i colori dell'arte e della storia, finendo per immortalare l'esperienza vissuta in quello che è diventato a tutti gli effetti un museo a cielo aperto in simpatici selfie e tradizionali foto-ricordo.

 

A realizzare le opere inserite nel percorso "PAS Porte d'artista" inaugurato lo scorso anno a Vena di Maida e tuttora visitabile sono stati gli artisti Antonio Burgello, Marco “Moz” Barberio, Claudio “Morne” Chiaravalloti, Vincenzo “Zeus” Costantino, Martina Forte, Andrea “Smoky” Giordano, Immacolata Manno, Alessia Moretti, Roberto Petruzza, Massimo Sirelli e Maria Soria.

 

Quello che si distende nel piccolo borgo italo-albanese è un sentiero d'arte che, oltre ad essere strumento di promozione territoriale, sollecita soprattutto tra i giovani la curiosità di approfondire e saperne di più sulla cultura delle minoranze linguistiche arbëreshë. Un modo alternativo per portare il passato in mezzo al presente riservandogli la possibilità di raccontarsi in chiave moderna e dimostrando di non essere un discorso chiuso a doppia mandata.