È un antico punto di avvistamento, risalente secondo alcune fonti al XIV secolo. Oggi è il simbolo di un intero territorio, immerso in un lembo di Calabria che continua a restituire preziose testimonianze dal passato
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Ricadi, Costa degli Dei. Quella che spunta di fronte ai nostri occhi non è una torre come un'altra. E d'altronde come è possibile rimanere inscritti nel campo dell'ordinarietà quando si è in mezzo, piantati, in un frammento di mondo tra i più belli di sempre? La torre Marrana è un antico punto di avvistamento, una struttura che sembra sgusciare fuori dalle viscere della terra come fosse soggetta ad un'attrazione celeste, ad una crescita verso l'alto, a cui è impossibile sottrarsi. Incastonata in un'area archeologica a pochi chilometri da Tropea, la Torre si eleva su un promontorio a picco sul Tirreno. È da lassù che governa il panorama, allargando il proprio sguardo verso le acque di un mare che accarezza la Calabria senza stancarsi mai.
Situata a Brivadi, frazione del comune di Ricadi, nel Vibonese, la struttura è divenuta a tutti gli effetti un vero e proprio simbolo identificativo della zona. Un luogo che rappresenta qualcosa che va oltre la funzione posseduta dall'edificio in passato, la sua vocazione difensiva. È un'opera che è parte integrante del paesaggio, un suggestivo monumento al tempo che non concede repliche, un avanzo di passato dato in pasto ad un presente talvolta a stomaco vuoto di memoria. La Torre era inserita in un complesso di ben sette punti di avvistamento tra loro visibili e la cui funzione era quella di proteggere la costa dalle invasioni, mettendo così la terra al riparo dai pericoli trasportati dalle onde e dal vento. Due di queste costruzioni sono andate perdute mentre le restanti cinque si presentano oggi come ruderi. Quella della Marrana è un'opera datata XVI secolo, secondo altre fonti risalente al XIV secolo, che si contraddistingue per un'altezza di circa 6 metri ed una forma circolare. All'interno dell'edificio si trovava una stanza riservata al "cavallaro", soldato addetto a lanciare l'allarme alle altre torri in caso di assalti ricorrendo all'impiego del cavallo. In simili strutture era inoltre presente, nella parte bassa, una cisterna per la raccolta delle acque piovane che poteva essere raggiunta attraverso una scala interna.
Ciò che rende ancora più interessante la torre è la sua collocazione all'interno di un'area archeologica di notevole rilievo. Un lembo di Calabria in cui sono state ritrovate preziose testimonianze del passato e rinvenute tombe risalenti all'età del Bronzo. A pochi metri di distanza dalla torre, un moderno teatro all'aperto dà modo a turisti e residenti di godersi iniziative ed eventi sotto il cielo calabrese ogni notte differente, tra cui gli spettacoli della rassegna "Avvistamenti Teatrali". Una ragione in più per raggiungere Ricadi, scrigno di tesori naturalistici, storici e culturali. Un squarcio di mondo in cui la bellezza non è di passaggio ma è perenne garanzia.