Chiunque abbia la fortuna di visitare Bova, Chòra tu Vùa, in lingua grecanica, non può fare a meno di essere colpito dalla sua bellezza senza tempo. Denominata Capitale della Calabria Greca incastonata sulle pendici del versante calabrese dell'Aspromonte, incanta i visitatori con la sua ricca storia, le bellezze architettoniche, la sua vibrante cultura e le sue straordinarie bellezze naturali. La sua posizione strategica lo rendeva un luogo chiave per il controllo del territorio e crocevia per i commerci e gli scambi culturali tra l'Italia meridionale, la Grecia e altri paesi del Mediterraneo

Caratteristica è la grotta degli innamorati situata ai piedi dei ruderi del Castello Normanno. È un luogo magnetico che continua ad affascinare molti visitatori e dove la tradizione vuole che le persone vadano a promettersi “amore eterno”. Il panorama è mozzafiato e lo sguardo spazia dalle montagne dell’Aspromonte, scende verso la Fiumara dell’Amendolea fino al mare. L'assenza di costruzioni permette allo sguardo di perdersi tra le montagne e di giungere sulla costa orientale della Sicilia fino a scorgere la cima maestosa del vulcano siculo.

Ciò che affascina veramente di questo punto panoramico non è l’aspetto sentimentale bensì la sua storia geologica molto antica. La grotta è una cavità naturale costituita da calcareniti arenacee, le quali si sono sollevate da sotto il livello del mare. Fanno parte dell’arco calabro peloritano e sono sabbie primordiali che si sono cementificate al di sotto dell’oceano Tetide e poi sollevate attraverso eventi geologici come la spinta dell’Africa,che l’ha successivamente unite all’ isola dell’Aspromonte già formatasi sotto il livello del mare a circa 50 Km dall’ oceano Tetide.