Le reliquie del Santo degli innamorati si trovano in Calabria. Seppur non molto conosciuto, il Convento dei frati minori cappuccini di Belvedere Marittimo conserva parte dei resti di San Valentino. La scoperta la si deve a un frate, Terenzio Mancina di San Giovanni in Fiore, in epoca assai recente. Siamo nel 1969 e il frate, studioso e poeta si trovava nel convento di Belvedere ormai da tempo. A seguito di lavori di rimozione delle tele di San Francesco d’Assisi e San Daniele, frate Terenzio venne alla luce un’ampolla e frammenti di ossa.

La scoperta delle reliquie

Pare che le reliquie di San Valentino il 24 maggio 1700 vennero date in dono, per volontà del Papa, dal cardinale Gaspare del Carpine, vescovo di Sabina, al signor Valentino Cinelli. Erano contenute in un’urna. Il 27 maggio 1710 fu Francesco Cipollina a consegnare a padre Samuele del convento dei Padri Cappuccini di Belvedere un’ampolla con sangue e frammenti di ossa di San Valentino. L’autenticità delle reliquie viene confermata dalla lettera inviata dagli uffici papali dal cardinale Gaspare del Carpine datata 26 maggio 1700 inviata al Cinelli. Un documento che, oltre ad essere facilmente leggibile, recava sigilli ufficiali.

San Valentino

San Valentino era un sacerdote e visse nel II-III secolo dC in un’epoca assai difficile. L’imperatore Claudio II, al fine di poter contare su braccia forti e giovani, bandì i matrimoni. I soldati infatti erano restii a lasciare le loro famiglie e i loro affetti. Un provvedimento a cui il sacerdote non intese ubbidire anzi continuò a celebrare nozze in segreto. Secondo la tradizione, fu condannato a morte. La sentenza venne eseguita il 14 febbraio dell’anno 270. A questa figura straordinaria è stata anche dedicata una puntata di Sa di Calabria, format LaC Tv, condotto da Franco Laratta con la partecipazione di Eleonora Cristiana (per guardare la puntata clicca qui).