A Montauro Superiore un’oasi naturale e informale per chi ha bisogno di riconciliarsi con la natura, con sé stesso, per chi ha bisogno di uno spazio in cui coltivare relazioni tra esseri umani e tra esseri umani e piante
Tutti gli articoli di Destinazioni
PHOTO
Esistono ancora dei luoghi - i giardini - in cui ritrovare, nel dialogo e nella familiarità della natura, nei nostri cuori, ciò che ci rende umani e degni del bello che la vita offre.
Il Giardino Epicureo nasce in Calabria – a Montauro Superiore - proprio per questo: è un’oasi naturale e informale per chi ha bisogno di riconciliarsi con la natura, con sé stesso, per chi ha bisogno di uno spazio in cui coltivare relazioni tra esseri umani e tra esseri umani e piante, partecipare ad iniziative ed eventi culturali, artistici, formativi, ludico-ricreativi e di meditazione.
Uno spazio in cui rifugiarsi che, racconta l’ideatore Massimiliano Capalbo «prende ispirazione dal pensiero del filosofo greco Epicuro (secondo il quale il fine ultimo della vita è l’assenza di dolori fisici e di turbamenti dell’anima, l’ataraxìa, l’imperturbabilità, conquistabile attraverso la selezione dei piaceri più semplici ed essenziali come le relazioni con gli altri, il buon cibo, il contatto con la natura, la pratica della filosofia) e da quello del giardiniere Jorn De Précy (secondo il quale il giardino è l’unico luogo in cui è ancora realizzabile il sogno di una relazione armoniosa tra l’uomo e la natura e dove lo spazio vegetale può mescolarsi con quello dell’uomo)».
Massimiliano Capalbo è un imprenditore “eretico” calabrese che ha scelto di investire e agire nella sua terra, valorizzando le caratteristiche naturali di alcune aree attraverso la sua visione. Eresia, dal greco αipeoc, haìresis, significa scelta, nel senso anche di svolta: gli imprenditori eretici sono quelli che, in controtendenza rispetto a quanto avviene, scelgono di rivalutare le risorse e le potenzialità dei piccoli contesti.
«La terapia che il giardino propone – continua Capalbo – non è solo quella che trae forza dalle piante ma anche dalle migliori iniziative culturali e formative, in cui la filosofia gioca un ruolo di primo piano. Infine, a breve, un’interfaccia software appositamente progettata per noi consentirà di vivere un’esperienza relazionale con le piante attraverso il tatto, l’udito e la vista. Il giardino, in questo progetto, è considerato un simbolo, una modalità di abitazione di uno spazio dotato di senso, in una società che ha smarrito il senso del proprio vivere. Uno strumento per riavvicinare l’uomo alla natura in una società malata, incapace di esprimere senso a partire dai luoghi che abita e vive quotidianamente. Se lo spazio che viviamo non è più in grado di raccontarci nulla è perché abbiamo smarrito la capacità di entrarci in relazione. Solo i giardini sembrano resistere al naufragio della modernità, come luoghi dove rifugiarsi, rigenerarsi e ricreare relazioni (umane e culturali)».
Uno spazio in continuo divenire, dove trovare il proprio angolo lettura con piccole biblioteche tematiche su natura e filosofia; un emporio che offre la possibilità di scoprire i migliori prodotti tipici calabresi a servizio di chi intende organizzare un picnic all’aperto; 6 aree picnic coperte dotate di barbecue; un’area benessere con vasca idromassaggio da 8 posti e 2 docce emozionali; un’agorà con un centinaio di posti a sedere dove assistere ad eventi, spettacoli, iniziative culturali e formative.
Nel Giardino Epicureo, col tempo, prenderà forma un percorso eco-sensoriale realizzato selezionando specie botaniche, riconosciute come terapeutiche, prevalentemente autoctone, capaci di produrre sensazioni olfattive, tattili, gustative, visive, uditive e in grado di coinvolgere e trasmettere piacevoli sensazioni ai visitatori. Ci sarà spazio anche per la pratica della meditazione o per lo svolgimento di attività fisiche e olistiche come lo yoga, il rebirthing, il pilates ed altre, volte al ritrovamento dell’armonia interiore.
Nel giardino saranno organizzati laboratori di giardinaggio per avvicinare adulti e bambini al mondo vegetale e alla cura e alla coltivazione delle piante. Il Giardino Epicureo è anche un luogo in cui gli artisti potranno esprimere la propria creatività e trovare ispirazione, organizzare mostre, esibizioni di pittura, scultura, musica, artigianato e, nel tempo, si arricchirà di installazioni e opere d’arte.
«La natura umana - conclude Massimiliano Capalbo - è cultura, il che implica coltivazione. Coltivare significa prendersi cura, rendere bello, portare alla perfezione, non tramite il possesso e il dominio ma attraverso un’amorosa plasmazione (che è allo stesso tempo custodia) dell’opera del Creatore».