Tante le attività che vi si possono svolgere: dalle passeggiate tra i sentieri ai falò. E per i più piccoli c'è la caccia al tesoro. Filo conduttore è l'educazione al rispetto dell'ambiente
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Un angolo verde poco distante dal mare in cui ritrovare sé stessi, sentendosi in relazione con la natura circostante, tra alberi e il torrente vicino. È Il bosco di Emi, a Falconara Albanese, più precisamente nella frazione di Torremezzo, un luogo incontaminato che i proprietari hanno deciso di non tenere per sé, rendendolo fruibile dal pubblico per far godere tutti della sensazione di benessere che si prova appena si mette piede in questo luogo a due passi dalle abitazioni della marina, ma che sembra essere lontano dalla quotidianità.
L'idea di rendere accessibile il bosco
Fino a due anni fa era una "selva oscura e impenetrabile", come la descrive lo stesso proprietario, Pino Porco, che ha ereditato lo spazio, e che è gestito ora da tutta la famiglia. Il progetto è nato dall'amore incondizionato verso la natura che da sempre sia marito e moglie che i tre giovani figli hanno sentito. Ed è per questo che, restando fedeli all'idea che esistono luoghi che è meglio lasciare intatti per far sì che non vengano compromessi, l'intervento per rendere il bosco accessibile è stato minimo, e la sua pulizia è avvenuta con metodi a mano senza nessun utilizzo di attrezzatura meccanica. «Siamo partiti con la pulizia del sottobosco lasciando tutto quello che la natura aveva creato, per salvare la biodiversità presente. E abbiamo deciso di mettere questo contesto di macchia mediterranea a disposizione della riflessione umana, in un'epoca di panico e di stress, per permettere anche ad altri di abbracciare questo aspetto naturalistico e creare una simbiosi tra natura e uomo» dice Pino, che ha voluto dare al bosco il nome della sua prima figlia poiché è stata proprio lei la prima a sposare l'idea del padre, seguita poi da tutta la famiglia.
Attività e divertimento in mezzo al verde
All'interno de Il bosco di Emi sono tante le attività che si possono fare: si può passeggiare tra i sentieri, arrivando fino al vicino torrente del fiume Fabiano, è possibile studiare, leggere libri, organizzare dei pranzi e delle grigliate all'aperto nel rispetto del contesto circostante, e dormire sotto le stelle circondati solo dal rumore della notte e dell'acqua del torrente che scorre, facendo anche dei falò. Di sera si può assistere all’accensione della Calcara, una fornace costruita da un avo della famiglia per ottenere la calce, accesa a mo’ di falò, e oggi ancora integra. Inoltre grazie alle diverse tonalità di colore e di luci diverse presenti in base al momento della giornata, il posto si presta benissimo per essere una location adatta a set fotografici e cinematografici, all’ombra di alberi secolari, o per fare del teatro, come è già accaduto. Alcune delle attività didattiche sono rivolte a bambine e bambini, come la caccia al tesoro nella natura, sempre con la massima attenzione per il luogo in cui ci si trova. Uno spazio dove rigenerarsi, sentirsi in pace e godere della spiritualità del posto, che ben si sposa con numerose attività sia culturali che ricreative, dove praticare anche trekking, yoga e attività con le scuole a qualche centinaio di metri dal mare.
L'attenzione per l'ambiente
«Quello che abbiamo voluto creare è un punto di riferimento per gli ospiti, che possono usufruire di questo angolo intatto imparando anche il rispetto per l'ambiente, e che possono sentirsi arricchiti quando vanno via» dice ancora Pino Porco, sempre presente durante le visite al bosco proprio per visionare che non vengano compiute azioni che potrebbero nuocere al paesaggio circostante. Uno dei punti fondamentali, infatti, per chi vuole entrare nel bosco, è l'educazione alla natura: lasciare il posto come lo si è trovato, non lasciare rifiuti e non rovinare alberi e piante sono cose da tenere sempre presenti. In questo modo anche i più piccoli imparano quanto sia importante non inquinare le aree che ci circondano, e a lasciare i luoghi incontaminati per non alterarne la natura. Il bosco, seppur nel modo più naturale possibile, necessita di una cura e una manutenzione non indifferente, affinché possa essere il meno pericoloso possibile per i fruitori. Cosa che richiede tempo ed energie da parte dei proprietari, che nonostante gli impegni personali, svolgono per far sì che da maggio in poi il posto sia fruibile per tutti, in cambio di una piccola offerta.
«Mi piace camminare in questi luoghi incontaminati, e ogni volta, nonostante li conosca bene, scopro un particolare che la volta precedente mi era sfuggito. Questo mi emoziona e mi fa sentire davvero bene, dandomi la consapevolezza di quanto siamo fortunati a poter usufruire di un posto così, curioso, che le persone vivono con entusiasmo, sentendosi vicino alla natura che ci circonda».