A 800 metri sul livello del mare, ai piedi della Sila Piccola in provincia di Catanzaro, si trova un paesino sconosciuto ai più ma che negli ultimi anni si sta facendo conoscere per via dell'impegno sociale che si fa strada tra le sue mura, le quali si stanno riempiendo sempre di più di arte, sottolineando quella bellezza che cerca di emergere, anche se a volte a fatica. Quel paesino è Cicala, abbracciato da folti boschi di castagno, dove vivono circa 900 abitanti, e dove abita ora anche l'artista Franco Cianflone. Dopo 40 anni vissuti a Milano Franco ha deciso di ritornare nel suo piccolo paese d'origine, regalando alle vie del centro storico i suoi particolari mosaici realizzati interamente con materiale di riciclo e vecchi oggetti.

 

Nemo propheta in patria est, nessuno è profeta nella propria terra, recita una locuzione latina che molti calabresi conoscono bene, ma non è questo il caso. Per Franco Cianflone, artista del mosaico tornato nel suo paese dopo molti anni vissuti lontano da Cicala non è stato così, poiché invece tutta la comunità a l'amministrazione lo hanno appoggiato e continuano a farlo, apprezzando il suo progetto artistico.

 

L'idea del progetto

La rigenerazione tramite l'arte è iniziata nell'ottobre del 2022, da poco più di un anno, quando Franco, che da ragazzo ha conseguito gli studi presso l'Accademia di Belle Arti di Milano, ha pensato fosse il momento di creare qualcosa in Calabria, nei nostri piccoli paesi che tanto hanno da offrire anche se a volte ce lo dimentichiamo. «All'accademia frequentavo il corso di mosaico, arte che ho approfondito con alcuni viaggi a Barcellona, dove non potevo non ammirare l'arte di Gaudì che probabilmente mi ha contaminato. Sono rimasto colpito anche dal borgo Parrini, in Sicilia, pieno di colori e di opere all'aperto. Così ho deciso di buttarmi in questo progetto non da poco, proprio perché non sapevo come avrebbero reagito i cittadini, né se il comune mi avrebbe dato uno spazio. Invece fin dal principio la mia iniziativa è stata appoggiata, e anzi le persone di Cicala mi apprezzano, mi aiutano sia moralmente che portandomi materiali, e non appena finisco un'opera aspettano che ne inizi subito un'altra per vedere sempre più colorate le vie del nostro paese».

 

Una creatività per anni sopita che finalmente esce allo scoperto, lanciando schizzi d'arte tra i vicoli, su muri, caminetti, vecchi portali e case, un'esplosione di colori e vivacità che valorizza la bellezza del piccolo centro sottolineandone le particolarità. Sono cinque per il momento i lavori finiti, in via Vittorio Emanuele conosciuta come "via rande" - via grande -  tutte su pareti di case private, ai quali si aggiunge il recupero di una vecchia fontana comunale destinata all'eliminazione, che Cianflone ha riportato a nuova vita ricoprendola con i suoi materiali e rendendola un'opera d'arte. Anche il comune ha concesso degli spazi per accogliere le opere, che saranno completate con delle targhe in mosaico sulle quali saranno riportati i nomi usati una volta per indicare alcune vie del paese.

 

Come nasce un'opera d'arte

«Di solito ho già in mente quello che voglio mettere sulla parete che ho a disposizione, e con il materiale che ho e che mi viene portato, formo le figure protagoniste del lavoro. La comunità si sente molto coinvolta e ha voglia di contribuire, tant'è vero che tutti i giorni trovo materiali o qualche oggetto davanti alla mia porta» dice Franco, che riorganizza gli oggetti all'interno di uno spazio messo a disposizione da un amico, poiché il suo laboratorio dopo un po' di tempo è risultato insufficiente ad accogliere tutto quello che man mano metteva da parte. I materiali che utilizza per il suo progetto di rigenerazione, a parte colla e stucco, sono tutti di riciclo: piastrelle, piatti, sotto tazzine, bicchieri, oggetti che non si utilizzano più, tutto è utile per creare dei capolavori da mettere insieme per far nascere forme e disegni abbinati al contesto che c'è intorno, che raccontano storie di bellezza e di vita quotidiana. «I vari lavori attirano molte persone, alcune di loro percorrono anche due ore di strada per venire fino a Cicala a vederli con i propri occhi, e durante l'estate scorsa ci sono stati anche visitatori provenienti da fuori regione. Questo non può che rendermi felice, soprattutto perché questo tipo di arte non è di facile comprensione nei nostri territori» continua l'artista.

 

Comunità e partecipanti Erasmus per una grande opera

«A darmi una mano ci sono anche i giovani dell'associazione Terra Mater, che ad ottobre scorso hanno organizzato un progetto Erasmus, portando a Cicala 40 tra ragazze e ragazzi che per 3 giorni hanno partecipato con me alla realizzazione di un'opera su un muro di 20 metri. Erano tutti entusiasti, e l'associazione ha deciso che l'anno prossimo il progetto Erasmus avrà come tematica centrale proprio il mosaico».

 

Cicala verrà inoltre aggiunta tra qualche mese alle tappe della Ciclovia dei Parchi. Si tratta di un itinerario Appenninico da Laino Borgo a Reggio Calabria di 545 chilometri, costituito dall’unione di strade a bassa percorrenza di auto, piste e sentieri ciclabili che attraversa tutti i Parchi della Calabria. Da quello Nazionale del Pollino e della Sila, al Parco Naturale Regionale delle Serre fino al Parco Nazionale dell’Aspromonte. «Sarà possibile finalmente far conoscere anche questo pezzo di Calabria, spesso penalizzato sotto il punto di vista della viabilità poiché situato nell'entroterra. Spero che il progetto che sto portando avanti a Cicala, che è la cosa che mi appaga di più proprio perché nel mio paese, possa essere un richiamo per i visitatori, in quanto sono convinto che l'arte sia un patrimonio essenziale per valorizzare il territorio».