Il surf non è solo saper effettuare i movimenti e riuscire a chiudere la manovra perfetta. Questo sport acquatico, fatto di rispetto nei confronti degli altri e dell’ambiente, segue delle regole non scritte che tutti, principianti e professionisti, conoscono e assimilano, rispettando così quella che è una vera e propria cultura, arrivata in Italia negli anni ’90.

Fondamentale conoscere il gergo surfista, e soprattutto preservare gli spot ancora sconosciuti, non postando storie sui social se non il giorno dopo, e chiamandoli con nomi in codice. Questo per far sì che vengano individuati solo dai surfisti ed evitare che si trasformino in zone affollate, con conseguente livello minore di divertimento e aumento del pericolo di intralciarsi e farsi male.

Seguire l’andamento delle maree è il primo passo per trovare l’onda giusta, che a volte si aspetta anche tutta la notte, condividendo spesso insieme ad altri componenti della comunità, un momento di attesa che diventa poi soddisfazione.

In Calabria sono numerose le spiagge in cui è possibile praticare surf, windsurf, e kitesurf, che si presentano in condizioni ottimali per ospitare gli sportivi amanti della tavola. Posti dove il vento arriva ma riparati, con fondali rocciosi per la maggior parte, che vedono la presenza di onde più regolari. Ma anche più sabbiosi, frequentati da chi è alle prime armi in quanto meno pericolosi ed estremi. 

Qui alcune note e meno note sparse per le province calabresi.

Gizzeria Lido e Squillace nel catanzarese

Due coste opposte per chi pratica sport acquatici estremi per Gizzeria Lido, sul Tirreno, e Squillace, sullo Ionio. Sicuramente tra le mete più note per praticare surf, windsurf e kitesurf, questo probabilmente grazie alle scuole esistenti che impartiscono lezioni, per principianti e non, anche se le spiagge dove praticare questi sport sono sempre libere.

Gizzeria Lido si trova sulla costa tirrenica nell’area del Golfo di Sant’Eufemia, ed è considerato uno dei posti migliori al mondo per praticare principalmente kitesurf, ma anche surf. Questo grazie alla presenza del vento termico sempre presente nel periodo primaverile ed estivo, che rende l’area del Golfo uno dei posti con più alta percentuale di vento in Italia.

Capo Suvero è sicuramente il posto preferito dai surfisti, i quali sono abituati a chiamare i vari spot disponibili con nomi che si riferiscono ad un particolare del luogo, e possono essere compresi solo da chi fa parte dell’ambiente e conosce i posti di persona. Nomi come ad esempio “il faro”, oppure la “torre mozzata”, o ancora “u pilune”, per darsi appuntamento cercando sempre di preservare il posto dalla folla.

Dalla parte opposta, Squillace, facente parte dell’omonimo Golfo, dove troviamo una scuola che impartisce lezioni a chi vuole imparare l’arte di surfare.

Riferimento del territorio è sicuramente l’associazione Copa Bay Surf, il cui scopo non è solo dedicarsi a tale sport. La realtà ha dato vita infatti, grazie anche all’appoggio della comunità, ad attività di recupero del sito naturalistico alla fine del lungomare di Squillace e frequentato dai surfisti durante tutto l’anno, che per decenni era stato utilizzato come discarica.

Viene rimarcato in questo modo il connubio tra lo sport e la cura dell’ambiente nei contesti naturali, i quali ogni anno vedono la presenza di numerosi appassionati e professionisti di tali attività, che si spostano anche di regione in regione per riuscire a trovare il posto dall’onda perfetta.

A Bova Marina la “sinistra” migliore d’Italia

Rimaniamo sullo Ionio spostandoci verso sud, a Bova Marina, in provincia di Reggio Calabria. Uno dei più frequentati della costa ionica, qui l’acqua rimane calda anche in autunno, fino alla fine di novembre, permettendo così agli amanti delle onde di allungare per più tempo il piacere di salire su una tavola. 

Uno dei punti più estremi della regione, che si presenta con un fondale basso e roccioso.

Secondo i surfisti, l’onda di Bova Marina è la “sinistra” migliore d’Italia, sia come forma che come lunghezza, ovvero la direzione verso la quale ci si sposta, il lato in cui l'onda apre e offre la sua parete.

Tanto che nel 2006 i locals insieme ad altri surfisti di Ostia, hanno deciso di organizzare il primo Bova Surf Contest, per permettere ai migliori surfisti d’Italia di vivere questa onda cercata da tanti. 

Qui surfavano un tempo anche Roberto D’Amico e Leonardo Fioravanti, campioni conosciuti a livello internazionale.

Circondato dalla natura, il luogo offre un panorama che va dalla vista dell’Aspromonte al mare, e surfare diventa un’esperienza ancora più magica.

Surf e windsurf a pochi km da Crotone

Venti costanti, con la Tramontana che arriva da nord, e il Grecale da nord-est, i quali soffiano fino a 30 nodi durante la stagione invernale e fino 25 nei mesi tra maggio e ottobre. 

Troverete questo a Crotone, dove potete scegliere di fare surf, kitesurf o windsurf affidandovi alle abili mani di un istruttore, oppure se scegliere lo spot libero presente sulla costa ionica. 

In questo tratto di costa i giorni senza vento sono veramente pochi, e ciò permette di indicare la zona come una delle migliori dal punto di vista delle attività veliche, diventata celebre tra gli appassionati delle onde e del vento.

Correnti che insieme alla morfologia dei fondali, dove risulta la presenza di una scogliera naturale sommersa, danno vita ad onde ricercate da chi pratica surf, windsurf e kitesurf. In queste acque si è allenato e allena a sua volta Antonio Ciliberti, in arte Tony Cili, giovane crotonese ora istruttore federale di primo livello, che da oltre 15 anni pratica ad altissimi livelli tutti e tre gli sport acquatici.

Sul Tirreno cosentino per i fondali sabbiosi

Terminiamo il nostro tour di spiagge in cui praticare sport acquatici sulla costa tirrenica cosentina, dove esistono degli spot liberi in cui i surfisti si danno appuntamento.

Sul Tirreno ci sono ancora dei punti non molto affollati, ed è per questo che vi potrebbe capitare, trovandovi qui, che i surfisti locali vi riprendano nel caso in cui doveste fare delle foto o dei video. 

La presenza alta di persone che entrano in acqua con la propria tavola, infatti, potrebbe essere un problema. Sia perché in questo modo non ci si potrà sentire totalmente liberi di surfare avendo a disposizione poco spazio, sia perché potrebbe essere pericoloso, vista l’inevitabile vicinanza che si è costretti a tenere quando c’è molta gente.

Rispetto allo Ionio, in alcuni punti la costa si presenta sabbiosa piuttosto che rocciosa, cosa che abbassa un po’ la qualità delle onde, ma il fondale così formato è un buon compromesso, soprattutto se vi approcciate al surf per la prima volta, o siete ancora all’inizio.

Non saranno perfette, ma avrete la possibilità di allenarvi a stare sulla tavola e a stare dietro alle onde, evitando brutte cadute, dando inizio alla pratica del surf, che oltre ad essere uno sport ormai noto, rappresenta un vero e proprio stile di vita.