Viaggiare in bicicletta significa avere profondo rispetto per l’ambiente e godere di nuove esperienze all’insegna della lentezza, spesso arricchite da panorami suggestivi e percorsi che non ti aspetti. Andare in bici in Calabria significa immergersi in un tesoro a cielo aperto, dove l’adrenalina cede il passo allo stupore lungo i 545 chilometri di autentica meraviglia che la Ciclovia dei Parchi della Calabria offre a chi ama sintonizzarsi con la natura.

 

La Ciclovia dei Parchi della Calabria è un percorso di straordinaria bellezza diffusa, che si snoda tra i parchi naturali della regione calabrese, attraversando quattro meravigliose aree protette, con oltre sessanta fra centri abitati, frazioni, borghi, paesi, per offrire ai ciclisti un'esperienza unica di contatto con la natura e la cultura di questa terra.
Tra il Pollino, la Sila, le Serre e l'Aspromonte, la Ciclovia dei Parchi della Calabria attraversa longitudinalmente la regione sulla dorsale appenninica: circa 350.000 ettari e un patrimonio paesaggistico e di biodiversità davvero straordinario.

La Ciclovia Parchi Calabria, premio Oscar ai Green Road Award

Nel 2021, la Ciclovia dei Parchi ha vinto l’Oscar italiano del Cicloturismo per «l’impegno della Regione in un progetto di valorizzazione del turismo sostenibile e della mobilità lenta focalizzato su quattro meravigliose e integre aree protette, su borghi e paesi che ben incarnano lo spirito calabrese». 
Realizzata grazie alla collaborazione di diverse istituzioni locali e regionali e di associazioni che promuovono la mobilità sostenibile, la Ciclovia dei Parchi della Calabria punta a valorizzare il turismo eco-sostenibile e la mobilità slow nella regione e a sensibilizzare la popolazione sull'importanza della conservazione della natura e della biodiversità. Lunghi itinerari immersi nella natura, tra boschi secolari e riserve naturali, si alternano a borghi dal grande valore storico-culturale.

 

Percorrere la Ciclovia dei Parchi della Calabria è un'esperienza sorprendente non solo per gli amanti del ciclismo, ma anche per le famiglie e per coloro che desiderano esplorare la regione in modo tranquillo e rilassato. I percorsi sono adatti a ciclisti di ogni livello, dai principianti ai più esperti. Il paesaggio è spettacolare, con una varietà di ambienti naturali: foreste di faggi, querce e pini, laghi e fiumi cristallini, montagne imponenti e valli verdissime. Lungo il percorso, strutture ricettive e campeggi numerosi borghi offrono l'opportunità di assaporare la gastronomia locale e immergersi nella cultura e nell'arte.

In bici attraversando il Pollino tra natura, arte, storia e tradizioni

Il viaggio alla scoperta delle bellezze paesaggistiche che attraversa la Ciclovia della Calabria inizia dai massicci del Pollino, tra le più alte vette del Sud Italia dove tra i pini loricati, emblema del parco, si erge maestoso Italus, un pino loricato che ha raggiunto l’età di 1.230 anni, certificato come l'albero vivente più antico d'Europa. Un territorio che presenta 75 Geositi che dal 2015 sono entrati a far parte della rete globale dei geoparchi riconosciuta dall’UNESCO.

Pedalata dopo pedalata, respiro dopo respiro, il Parco del Pollino si rivela anche custode di numerosi e imperdibili musei: il Museo Civico di Acquaformosa, il Museo diocesano di Cassano allo Ionio, l’esposizione permanente di arte sacra nel Santuario della Madonna delle Armi a Cerchiara e il Museo delle icone bizantine di San Basile; il Museo civico archeologico di Castrovillari e il Museo e castello ducale di Corigliano Calabro; la Biblioteca e il Museo "Artemis" di San Sosti. Tanti anche i musei delle tradizioni agropastorali e contadine, presenti a Civita, Frascineto, Morano Calabro, Orsomarso. Il Museo virtuale di Aieta offre una ricostruzione immersiva degli ambienti del Palazzo rinascimentale in cui è ospitato. Nella Grotta del Romito di Papasidero, invece, si entra in contatto con l’affascinante mondo dell’arte preistorica mentre ai confini del Parco, a Cassano allo Jonio, nel Museo archeologico nazionale della Sibaritide si può rivivere la storia antica dei Brutii e degli Enotri. L’itinerario che si snoda lungo la Ciclovia che attraversa il Parco del Pollino offre ai cicloturisti anche una ricca varietà di tipicità locali: i bocconotti dolci e le lenticchie di Mormanno; la felciata di Morano, formaggio tipico prodotto con latte di capra solo d’estate e detto pane degli angeli; il paddaccio ottenuto da latte di pecore e capre allevate allo stato brado e semibrado, insieme a pecorini e caprini di latte crudo; il buon pane di Cerchiara di Calabria, la soppressata del Pollino e il moscato di Saracena presidio Slow food.

In sella lungo il Parco Nazionale della Sila

L’itinerario della Ciclovia dei Parchi della Calabria prosegue a sud, verso il Parco Nazionale della Sila, una delle più importanti Riserve della biosfera nella rete mondiale dei siti di eccellenza Unesco. Famoso come Gran Bosco d'Italia, sfruttato per millenni - dai tempi della Magna Grecia - per il suo legname, percorrendo il Parco Nazionale della Sila ci si trova immersi in un’area protetta coperta quasi interamente da boschi e antiche foreste che godono di una falda acquifera ricchissima che confluisce nei tre laghi artificiali: Cecita, Arvo e Ampollino. Sono nove le riserve naturali biogenetiche del Parco della Sila, fra cui spiccano i Giganti della Sila di Fallistro.

L’artigianato e l’arte sacra che si ha la fortuna di incontrare pedalando attraverso quest’area protetta, valorizzano il paesaggio circostante: il Museo diocesano di Rossano che custodisce il preziosissimo Codex Purpureus Rossanensis, evangelario greco miniato, patrimonio Unesco, inserito nel registro della memoria mondiale. E poi, il Museo dell’artigianato di Longobucco, il Museo della Civiltà agrosilvopastorale, delle Arti e delle Tradizioni di Albi, il Museo dell’Olio di oliva e della Civiltà contadina di Zagarise, il Museo narrante dell’emigrazione di Camigliatello e, nell’ambito dell’arte contemporanea, la Pinacoteca Andrea Alfano di Saracena, con opere dei maestri dell’arte del Novecento, l’innovativo Mabos, Museo-laboratorio d’Arte di Sorbo San Basile e l’opera di land art ispirata al Terzo paradiso di Michelangelo Pistoletto, realizzata con 58 piante nei pressi di Acri. Celebre è il Museo della liquirizia Giorgio Amarelli di Rossano: l'unico museo della liquirizia al mondo, secondo museo d'impresa più visitato d'Italia e insignito del premio Guggenheim Impresa e Cultura. La liquirizia e le sue declinazioni sono alcuni tra i prodotti tipici del luogo, insieme alla saporita patata IGP, simbolo della Sila insieme al caciocavallo silano a marchio DOP, al capocollo, salsiccia, pancetta e soppressata di Calabria che renderanno ancor più piacevole la sosta di ogni ciclista.


La Ciclovia incontra il Parco Naturale Regionale delle Serre

La Riserva naturale regionale delle Serre è lo spettacolo che ci si trova di fronte continuando la pedalata verso sud, caratterizzato da pendici e rilievi coperti da vaste estensioni di bosco che costituiscono alcuni tra i complessi forestali più importanti della Regione. La presenza di sorgenti e corsi d’acqua che si trasformano in impetuosi torrenti, danno vita a spettacolari cascate come quelle del Marmarico e di fiumara Assi. La lavorazione della lana, della seta, del legno sono alcune delle antiche produzioni artigianali che caratterizzano la zona del Parco delle Serre. Così, l’itinerario tra le bellezze naturalistiche si fonde con quelle artigianali, originali e introvabili, come le pipe di Grenci a Brognaturo e i vasi di terracotta di Sorianello e Gerocarne. Gusto e tradizione qui hanno il sapore dei funghi di Serra San Bruno, delle castagne di Fabrizia, Mongiana e Nardodipace, delle melanzane di Stilo, dei fichi essiccati di Acquaro, fino alla soppressata DOP di Simbario e ai vini DOC di Bivongi.

La Ciclovia nel Parco dell'Aspromonte: una nuova prospettiva per scoprire la natura

La Ciclovia dei Parchi della Calabria prosegue il suo percorso verso il Parco Nazionale dell’Aspromonte, andando incontro a sentieri suggestivi, panorami mozzafiato, foreste di alberi secolari e laghi cristallini. Grazie alla sua posizione privilegiata, tra la costa tirrenica e quella ionica, il Parco Nazionale dell'Aspromonte offre una grande varietà di paesaggi e una varietà floristica che non ha eguali con oltre 1500 specie. Ottantanove sono i siti di interesse geologico candidati ad entrare nella rete mondiale dei geoparchi tra cui: la valle delle Grandi pietre, meravigliosa quella di Pietra Cappa (simbolo dell’Aspromonte); il paesaggio di Canolo; le cascate da fiaba Mundu e Galasia; i terrazzi marini e continentali, le valli delle Fiumare.

Tanti i musei anche nell’area del Parco dell’Aspromonte e in prossimità, tra cui: il Museo dell’olio di Bagaladi, quello agropastorale dell’area ellenofona di Bova, paese che ospita anche il Museo civico di Paelontologia e Scienze naturali dell’Aspromonte, il Museo Civico di storia naturale di Cittanova. E poi, il Museo diocesano e del tesoro della Cattedrale di Gerace, allestito nella suggestiva cripta del Duomo, presenta opere sacre databili fra il XII al XX secolo. Il MusaBa, museo d’arte contemporanea nato sulle rovine dell’ex complesso monumentale di Santa Barbara a Mammola e il Museo archeologico nazionale di Locri, paese che ospita anche la Pinacoteca e il Museo delle arti. Capocollo, soppressata e salumi con peperoncino e finocchietto sono alcuni delle tipicità locali legati alla tradizione pastorale e contadina. E poi, le ricotte, le patate d’Aspromonte, il caciocavallo, il pesce stocco e i pappaluni, fagioli aspromontani che vengono coltivati nelle fasce medio-alte del massiccio del Parco. 
La Ciclovia dei Parchi della Calabria è un'opportunità unica per esplorare una delle regioni più belle e autentiche d'Italia in modo sostenibile e divertente, potendo immergersi in un patrimonio unico di storia, di gusto e tradizioni che non ha pari.