Nel blu delle coste calabresi e nel color oro delle spiagge dei nostri litorali accadono cose magiche. Una di queste riguarda le tartarughe caretta caretta, una delle più comuni specie di tartarughe del Mediterraneo, che negli ultimi anni ha scelto la Calabria come una delle mete predilette per la nidificazione.

Sembra strano a dirsi ma in questi anni la Calabria è diventato un vero e proprio paradiso per la Caretta Caretta: queste tartarughe infatti, oltre a deporre le sue uova lungo le spiagge greche e turche, ogni anno depone i nidi anche in Italia ed è per questo che i mari attorno alla penisola rivestono una grande importanza. La popolazione nidificante in Italia, infatti, interessa circa 40 nidi all’anno di cui circa il 60% localizzati lungo la costa ionica della Calabria, in provincia di Reggio Calabria. Ma le tartarughe sono seriamente minacciate, in quanto sensibili a molte delle attività umane, tra cui il disturbo del turismo nelle aree di riproduzione e la pesca accidentale. Il WWF, World Wide Fund for Nature, la più grande organizzazione mondiale per la conservazione della natura, stima che ogni anno circa 150.000 tartarughe marine finiscono catturate negli attrezzi da pesca nel Mediterraneo e che di queste oltre 40.000 muoiono.

Una tartaruga caretta caretta appena nata a Brancaleone (Foto Racconti di Calabria - POR 2014/20220)

Da Melito Porto Salvo a Brancaleone, sullo Jonio le spiagge delle tartarughe

DA qualche anno, le tartarughe caretta caretta hanno scelto proprio le coste joniche calabresi come logo privilegiato per deporre le loro uova. Un’area di nidificazione ampia, che però spesso lotta contro la difficoltà di poter tutelare adeguatamente questi insediamenti dalla mano dell’uomo, che spesso anche in maniera inconsapevole distrugge i nidi.

Per salvare queste tartarughe nasce infatti l’associazione Caretta Calabria Conservation, un gruppo di studiosi e militanti che si impegna a difendere gli insediamenti delle tartarughe: questo lavoro è particolarmente importante nel periodo riproduttivo, tra maggio a ottobre, ed è stato reso più difficile negli ultimi anni sia dalla scomparsa di luoghi adatti alla nidificazione per colpa dell’erosione costiera sia per l’impatto diretto dell’inquinamento marino e delle attività di pesca.

La schiusa di un gruppo di tartarughe caretta caretta

Questi volontari si battono da anni per difendere i nidi delle piccole mamme e verificare che nulla comprometta la schiusa delle uova, in attesa del momento magico: quello in cui decine di uova si schiudono sotto la sabbia dorata del mar Jonio e queste colonne di tartarughe si muovono in direzione mare, una dopo l’altra, in una bellissima colonna ricca di vita e tenerezza.

Il rumore dell’uovo che si schiude, la sabbia che si muove e una nuova vita che nasce: le tartarughe hanno scelto la Calabria. A noi adesso tutelarle e proteggerle. 

Un nuovo gruppo di tartarughe si tuffa in mare dopo la schiusa protetta dalla gente sul bagnasciuga