VIDEO | L’affaccio sul mare è tra i più belli della Costa degli Dei. Nel borgo tante le testimonianze dai secoli passati, dalla Giudecca voluta da Federico II fino al crocefisso ligneo nella Cattedrale con ancora visibili gli spari esplosi dai saraceni durante l’incursione del 1638
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Per il panorama che offre può essere considerata un balcone sul mare. E che panorama. L’affaccio che si apre davanti a Nicotera è ampio e ricco di bellezze: da qui si possono ammirare la piana e il golfo di Gioia Tauro, l’Aspromonte e le alture che degradano verso il mare, la “fine” della Calabria e quel suo mancato sfiorarsi con la Sicilia che è lo Stretto di Messina, e poi l’Etna e le isole Eolie, compreso lo Stromboli. Uno spettacolo che al tramonto diventa ancora più suggestivo.
Con poco meno di seimila abitanti fra il centro e le sue quattro frazioni, Nicotera è il comune costiero più a Sud della provincia di Vibo Valentia, l’ultimo della celebre Costa degli Dei. Oltre al mare e alle bellezze paesaggistiche, offre molto di più. A partire da una storia millenaria di cui ancora esistono parecchie tracce.
Storia millenaria
La Nicotera che conosciamo oggi, nella sua attuale posizione – su una collina a duecento metri sul livello del mare - è quella ricostruita e fortificata nel 1065 da Roberto il Guiscardo, dopo le innumerevoli incursioni saracene che avevano costretto gli abitanti ad abbandonare le zone più vicine al mare. Ma su Nicotera vi sono testimonianze ben più antiche: un esempio è la cava di granito, risalente ad epoca romana e scoperta solo negli anni Settanta. Secondo gli studi effettuati, la cava era attiva già dal I secolo d.C. e sicuramente fino al IV: i manufatti di pietra granitica che qui erano realizzati venivano esportati dal porto sottostante nelle principali città dell’impero romano. Alcune colonne provenienti dalla cava romana di Nicotera sono presenti ancora oggi nelle terme di Diocleziano a Roma.
I luoghi storici
Camminare, poi, tra le vie del borgo di Nicotera significa viaggiare tra le diverse epoche che l’hanno segnata e forgiata. C’è la Giudecca [foto in basso], quartiere fatto costruire da Federico II (siamo nel tredicesimo secolo) per ospitare gli ebrei fatti arrivare in città affinché dessero un impulso alle attività economiche e commerciali. E ancora, il Castello che domina la vista sul mare: in epoca medievale fu eretto e distrutto più volte – da terremoti o dai saraceni, che in diverse occasioni assaltarono questa cittadina così esposta sul mare. La versione attuale è quella costruita nel Settecento dai principi Ruffo.
A Nicotera vi sono inoltre ben otto chiese, risalenti a diversi periodi storici. La più importante è la Cattedrale, dedicata all’Assunta, voluta dal Guiscardo nel 1065. Al suo interno, oltre al corpo di San Clemente martire, si trovano diverse opere d’arte. È il caso della statua della Madonna delle Grazie realizzata nel 1499 da Antonello Gagini – un’opera simile si trova nel museo regionale di Messina – e del Crocefisso ligneo del Cinquecento, sul quale sono ancora visibili i sette colpi di archibugio esplosigli contro dai saraceni quando saccheggiarono la cattedrale, durante la terribile incursione del giugno 1638.
Città della dieta mediterranea
Nicotera è anche la patria della dieta mediterranea: sul finire degli anni Cinquanta arrivò qui il fisiologo americano Ancel Keys, che stava eseguendo in sette Paesi (Stati Uniti, Italia, Finlandia, Grecia, Iugoslavia, Paesi Bassi e Giappone) uno studio sul rapporto tra abitudini alimentari e patologie cardiovascolari. Nel piccolo paese calabrese furono osservate le abitudini alimentari e monitorate le condizioni di salute di 35 famiglie e risultò che proprio qui vi era il più basso tasso di mortalità per malattie cardiovascolari, grazie a una dieta costituita perlopiù da prodotti offerti dalla terra. Nel 2010 l’Unesco ha inserito la dieta mediterranea nella lista dei Patrimoni culturali immateriali dell’umanità e Nicotera è stata dichiarata “Città della dieta mediterranea italiana di riferimento” dal ministero dello Sviluppo Economico.
Bellezze contemporanee
Oggi a richiamare visitatori a Nicotera sono anche alcune attrazioni installate recentemente, che sono già tra i luoghi più fotografati e postati sui social. Si tratta ad esempio del vicolo degli ombrelli, che ha contribuito a rendere maggiormente suggestivo uno dei luoghi più antichi e caratteristici del paese: il quartiere Baglio. O ancora, la panchina degli innamorati - posta nell’affaccio dietro il Castello - che richiama quella del parco Valentino a Torino. Infine, nel periodo natalizio corso Medameo che si trasforma nella Via del vischio: un tunnel di decorazioni, lucine e addobbi che fanno entrare nel pieno della magia del Natale.
È possibile ammirare le bellezze di Nicotera in questo video realizzato da Saverio Galax: