Sale in tutto il mondo l'allerta per il Coronavirus, il virus misterioso che si sta diffondendo in Cina e in tutto il Sud Est asiatico, e si alza il livello di prevenzione e controllo anche all'aeroporto di Fiumicino. Il virus - come confermato ieri da un rinomato esperto della Commissione della salute pubblica del governo di Pechino, Zhong Nanshan - è trasmissibile da persona a persona.

 

Individuato per la prima volta a inizio dicembre nella cittadina cinese di Wuhang, il coronavirus - che sta provocando una polmonite di origine virale che ha fatto registrare finora sei morti - conta in totale 291 persone contagiate e 922 pazienti che restano sotto osservazione negli ospedali cinesi. Lo riferiscono le autorità sanitarie locali, confermando che sono sette finora le persone colpite fuori dalla cittadina cinese epicentro del focolaio dell'epidemia. Sono stati segnalati casi a Pechino e Guandong in Cina, e poi in Thailandia, Giappone e Corea del Sud.

Controlli su tutti i voli dalla Cina

Tutte le compagnie aeree con voli provenienti dalla Cina, da qualsiasi aeroporto, sia con voli diretti sia con scalo intermedio, dovranno controllare passeggeri ed equipaggio. La direzione sanitaria dell'aeroporto «Leonardo Da Vinci» di Fiumicino ha chiesto al capo scalo di scrivere a tutte le compagnie aeree che hanno voli in partenza dalla Cina.

Una scheda per individuare i passeggeri a rischio

«Tutte le compagnie aeree con voli provenienti dalla Cina (tutti gli aeroporti) sia con voli diretti che con scalo intermedio devono avere a bordo un numero di plc (scheda individuazione passeggeri per fini di sanità pubblica) pari al massimo numero di passeggeri ed equipaggio imbarcabili», si legge nella richiesta, nella quale si sottolinea che «è fatto obbligo alle compagnie aeree di mettere in atto quanto disposto».

 

In un documento allegato vi è la «scheda di individuazione passeggeri per fini di sanità pubblica (Plc)» «che - si legge - deve essere compilata nei casi in cui l'autorità di sanità pubblica sospetti la presenza di una malattia infettiva. Le informazioni fornite aiuteranno le autorità di sanità pubblica a controllare l'evento permettendo loro di seguire i passeggeri che possano essere esposti al virus. Le informazioni e i dati saranno trattati dall'autorità di sanità pubblica in conformità con le leggi vigenti e saranno usate solo per scopi di sanità pubblica».

L’Oms convoca il comitato di Emergenza

L’Oms (Organizzazione mondiale sanitaria) intanto ha convocato il Comitato di emergenza sul caso: si svolgerà a Ginevra il 22 gennaio per accertare se il focolaio di casi «rappresenti - afferma l’Oms in una nota - un’emergenza di salute pubblica di livello internazionale e quali raccomandazioni dovrebbero essere fatte per fronteggiarla».