Nemmeno il tempo di iniziare, che Johnson&Johnson spiega di aver deciso di ritardare le consegne dei suoi vaccini in Europa, dopo lo stop negli Stati uniti deciso a seguito di 6 morti sospette, su un totale di quasi 7 milioni di persone già vaccinate con lo stesso siero.

«Siamo a conoscenza di problemi estremamente rari avuti da un piccolo numero di persone che hanno ricevuto il nostro vaccino. Il Cdc e la Fda stanno rivedendo i dati relativi a sei casi negli Stati Uniti su oltre 6,8 milioni di dosi somministrate. Per precauzione, il Cdc e la Fda hanno raccomandato una pausa nell'uso del nostro vaccino». «Stiamo rivedendo questi casi con le autorità europee e abbiamo deciso in via proattiva di ritardare le consegne all'Europa», osserva Johnson&Johnson.

Dopo l'indicazione delle autorità federali statunitensi, molti stati Usa si stanno adeguando. A New York tutti gli appuntamenti già programmati per il vaccino monodose sono stati confermati ma ad essere somministrato sarà il vaccino Pfizer. Mentre nel District of Columbia, dove si trova la capitale federale Washington, gli appuntamenti per il vaccino Johnson&Johnson sono stati tutti cancellati in attesa di essere riprogrammati.

«La pausa al vaccino Johnson&Johnson non avrà un impatto significativo sul nostro piano di vaccinazioni»: gli Stati Uniti hanno sufficienti disponibilità per mantenere l'attuale velocità di vaccinazioni, ha affermato la Casa Bianca, assicurando che agli americani che si erano prenotati per il vaccino Johnson&Johnson sarà offerta un'alternativa. Gli accordi siglati con Pfizer e Moderna sui vaccini coprono, aggiunge la Casa Bianca, 300 milioni di americani.