Intanto il presidente russo Putin continua a puntare il dito contro Kiev: «Ostacola il processo negoziale»
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Si apre oggi il 93esimo giorno di guerra. Da Vladimir Putin «non ho visto spiragli per la pace tra Russia e Ucraina». Lo ha affermato il premier Mario Draghi, parlando in conferenza stampa della telefonata avuta nella giornata di ieri con il presidente russo. «Ho cercato Putin, lo scopo della mia telefonata era chiedere se si potesse far qualcosa per sbloccare il grano che oggi è nei depositi ucraini, perché la crisi alimentare, in alcuni Paesi già presente, avrà proporzioni gigantesche e conseguenze umanitarie terribili».
27 MAGGIO
22.40- Chiesa ortodossa Ucraina taglia i legami con la Russia
La parte della Chiesa ortodossa ucraina ancora legata a Mosca afferma di aver tagliato tutti i legami con la Russia per l'invasione dell'Ucraina, dichiarando «piena indipendenza». «Non siamo d'accordo con la posizione del patriarca di Mosca Kirill sulla guerra» ha affermato la chiesa in un comunicato dopo aver tenuto un consiglio incentrato sull’aggressione della Russia contro l'Ucraina.
21.30- «Russia pianifica assalto a Kiev in autunno»
Il Cremlino starebbe pianificando una seconda offensiva a Kiev in autunno, dopo quella fallita a fine febbraio all'inizio della guerra, nella convinzione di poter ottenere una vittoria su larga scala. Lo rivela il sito indipendente Meduza, secondo cui fonti vicine al Cremlino e all'amministrazione Putin parlano di una fiducia diffusa nella leadership di Russia Unita, il partito di governo, su una possibile vittoria in Ucraina prima della fine dell'anno.
19.33- Russia accusa Kiev di ostacolare i negoziati
Il presidente russo Vladimir Putin ha detto al cancelliere austriaco Karl Nehammer, con cui ha avuto una conversazione telefonica, che Kiev ostacola il processo negoziale con la Russia. Lo riferisce il Cremlino, come riporta la Tass. Il leader russo ha anche affermato che i tentativi di incolpare la Russia per i problemi con le forniture alimentari sono "infondati" e ha sottolineato che l'Ucraina deve sminare i porti il prima possibile per consentire il passaggio delle navi.
19.30- Biden: «Putin vuole cancellare la cultura»
Vladimir Putin non solo vuole conquistare l'Ucraina ma «cancellarne la cultura»: lo ha detto Joe Biden nel suo discorso per la cerimonia di laurea dei cadetti dell'Accademia navale di Annapolis.
19.25- Zelensky a Draghi: «Cu aspettiamo altri aiuti»
«Ho informato» il premier Mario Draghi della «situazione sulla linea dei fronte: ci aspettiamo altro sostegno per la difesa dai nostri partner, ho sollevato il tema del rifornimento di carburante». Lo ha scritto su twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dando notizia del colloquio telefonico avuto con il premier italiano, da lui anticipato nella conferenza stampa di ieri seguita alla conversazione avuta con il presidente russo Vladimir Putin.
13.57 - Putin denuncia pressioni aggressive da parte di alcuni paesi ostili
Il Presidente russo, Vladimir Putin, denuncia le pressioni "di fatto aggressive" da parte di alcuni Paesi ostili, nel suo intervento, in video conferenza, al Consiglio supremo dell'Unione economica euroasiatica organizzato a Bishek.
13.00 - Porto Mariupol in funzione entro 4 giorni
Il porto di Mariupol ricomincerà ad accogliere navi «prima della fine di maggio», quindi entro quattro giorni. Lo ha detto Denis Pushilin, leader della Repubblica popolare di Donetsk, riporta Interfax.
11.48 - Intelligence di Kiev: «La guerra potrebbe durare fino a fine anno»
«Putin non rinuncia ai suoi piani. Questa guerra si trascinerà, che sia settembre o ottobre, o la fine dell'anno, dipende dalla nostra resistenza, dallo stato delle nostre forze di difesa e dall'aiuto che ci danno». Lo ha detto Vadym Skibitskyi rappresentante dell'intelligence di Kiev in un'intervista a Radio Svoboda.
10.36 - Sindaco Severodonetsk: «Dall'inizio della guerra uccise 1.500 persone nel Donbass»
«Sono 1.500 le persone rimaste uccise dall'inizio della guerra a Severodonetsk», nella regione ucraina del Donbass (est): lo afferma il sindaco Oleksandr Stryuk citato dalla Bbc.
La città è sottoposta a bombardamenti continui, il 60% del patrimonio abitativo è completamente distrutto e fino al 90% degli edifici sono danneggiati e necessitano di importanti riparazioni, aggiunge Stryuk. Il percorso per uscire dalla città è estremamente pericoloso, ma i militari ucraini stanno facendo «tutto il necessario per rendere le strade sicure», dice. Circa 12.000-13.000 persone sono rimaste ancora in città.
10.00 - Ieri sette morti nel Lugansk
Almeno sette persone sono state uccise ieri dai bombardamenti russi nella regione ucraina del Lugansk (est): lo ha reso noto su Telegram il governatore regionale, Sergiy Gaidai, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. Quattro delle vittime si registrano nella città di Severodonetsk.
7.48 - Continua accerchiamento Severodonetsk
Le forze di terra russe continuano il loro tentativo di circondare Severodonetsk e Lyschansk, catturando di recente diversi villaggi a nord-ovest di Popasna. Lo dice l'ultimo bollettino dell'intelligence militare britannica. La Russia sta facendo pressioni sulla sacca di Severodonetsk sebbene l'Ucraina mantenga il controllo di più settori difesi, negando alla Russia il pieno controllo del Donbas.
6.45 - Zelensky: in Donbas la Russia sta compiendo un genocidio
«Quello che la Russia sta facendo in Donbas è genocidio»: lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo consueto messaggio video notturno. Nell'est dell'Ucraina, ha denunciato Zelensky, Mosca usa «la deportazione e l'omicidio di massa dei civili: è un'evidente politica di genocidio».
5.20 - Kiev: «Grano sufficiente per domanda globale se si fermano azioni belliche nel Mar Nero»
«L'Ucraina ha riserve di grano sufficienti per soddisfare la domanda interna e globale fino alla fine del 2022, o anche nel 2023, ma ciò richiede l'interruzione di tutte le azioni militari nel Mar Nero». Lo ha affermato il consigliere del presidente dell'Ucraina per le questioni economiche Oleh Ustenko in un'intervista a Newsweek. Il settimanale americano rileva che il blocco dei porti da parte delle truppe russe non consente all'Ucraina di vendere cibo in eccedenza all'estero. Prima dell'inizio del conflitto, Kiev esportava ogni mese più di 6 milioni di tonnellate di grano attraverso il Mar Nero.
4.00 - Gli Stati Uniti si preparano a inviare all'Ucraina armi più potenti
L'amministrazione Biden si starebbe preparando a inviare all'Ucraina armi più potenti nell'ambito di un nuoco pacchetto la prossima settimana. Lo dice la Cnn citando fonti dell'amministrazione Usa. Ti tratterebbe in particolare di sistemi di missili a lancio multiplo, che da tempo il presidente ucraino Zelensky sta chiedendo.