Centinaia gli utenti danneggiati e allerta anche riguardo le posizioni di Vodafone e Tim. Tre le ipotesi di reato per gli oltre dieci indagati: frode informatica, intrusione abusiva a sistema telematico e tentata estorsione contrattuale
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Sono oltre dieci gli indagati nell'inchiesta della procura di Milano sulle truffe nei confronti di centinaia di utenti delle compagnie telefoniche che si sono visti addebitare dei servizi a pagamento senza aver mai dato il consenso.
Perquisizioni e sequestri sono stati effettuati nella sede legale di Wind-Tre dagli uomini del Nucleo speciale tutela privacy e frodi tecnologiche della Guardia di Finanza. Contestualmente la procura ha inviato una lettera all'Autorità garante per le comunicazioni in relazione alla posizione di Vodafone, Tim e un'altra società.
Un business illecito da milioni di euro e tre le ipotesi di reato: frode informatica ai danni dei consumatori, intrusione abusiva a sistema telematico e tentata estorsione contrattuale.