«Totale disponibilità a lavorare insieme per contrastare la seconda ondata, valorizzando l'esperienza fatta a marzo/aprile, sapendo che il tempo è una variabile fondamentale». Lo ha detto, a quanto si apprende, il commissario Domenico Arcuri nell'informativa dopo la conferenza Stato-Regioni.

 

Particolare attenzione è stata riservata al tema terapie intensive, cruciale in un momento in cui la curva dei contagi così come quella delle ospedalizzazioni continua a crescere. In dieci Regioni la tenuta delle terapie intensive è particolarmente a rischio, si è vicini alla soglia massima fissata dal ministero della Salute del 30% di posti dedicati a malati Covid occupati. Ma è allerta in tutte le Regioni. «In questi mesi - ha detto Arcuri -, alle Regioni abbiamo inviato 3059 ventilatori polmonari per le terapie intensive, 1429 per le subintensive; prima del Covid le terapie intensive erano 5179, abbiamo attivato fino a 9463 posti, ora risultano attive 6628, dovevamo averne altri 1.600 che sono già nelle disponibilità delle singole Regioni ma non sono ancora attive; chiederei alle Regioni di attivarle».

 

«Abbiamo altri 1.500 ventilatori disponibili - ha aggiunto il commissario -, ma prima di distribuirli vorremmo vedere attivati i 1.600 posti letto di terapia intensiva per cui abbiamo già inviato i ventilatori».

 

E sulla questione tamponi: «A ieri ne abbiamo somministrato oltre 13 milioni (11 milioni dal commissario e 2 milioni da Regioni); abbiamo inviato due giorni fa una lettera alle Regioni in cui si chiedeva di comunicare il fabbisogno di tamponi e reagenti per poter chiudere la nuova offerta e attendiamo loro indicazioni per poter procedere ulteriormente. Altri 5 milioni di tamponi sono già acquistati».

 

E proprio di tamponi e terapie intensive si parlerà nella riunione di coordinamento con le Regioni convocata per stamattina nella sede della Protezione Civile di via Vitorchiano, a Roma. Vi parteciperanno in presenza il ministro degli Affari Regionali, Francesco Boccia, il commissario Domenico Arcuri e il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli. Collegati in videoconferenza il ministro della Salute, Roberto Speranza, e i presidenti delle Regioni