Arriva una nuova stretta sul superbonus. A deciderla il Consiglio dei ministri, che ha approvato a decreto che elimina ogni tipo di sconti in fattura e cessione del credito. Il nuovo giro di vite è stato voluto dal ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti. La misura non era all'ordine del giorno, ma è stata presentata 'fuori sacco' alla riunione Palazzo Chigi.

Ecco cosa cambia

«Il Governo ha approvato un decreto legge in materia di bonus edilizi ed energetici che sostanzialmente elimina ogni tipo di sconti in fattura e di cessione del credito per tutte le tipologie che ancora lo prevedevano», spiega il ministro dell'Economia nel corso della conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri. «Abbiamo eliminato la disposizione dell'Istituto della rimessione in bonus che avrebbe consentito fino al 15 ottobre 2024 le correzioni - con il pagamento di una minima sanzione - di tutte le comunicazioni già intervenute».

«Abbiamo poi previsto - aggiunge Giorgetti - per tutte le nuove fattispecie una comunicazione preventiva, nel momento in cui si inizia la presentazione del lavoro, in modo da avere un monitoraggio preventivo rispetto al fenomeno e non al momento in cui le fatture vengono caricate sulla piattaforma dell'Agenzia delle Entrate».

Inoltre, rileva il ministro, «abbiamo esteso a questa fattispecie la compensazione rispetto ai debiti di coloro che intendono usufruire dei crediti d'imposta rispetto ai debiti effettivamente accertati nei confronti dell'Erario. Se uno ha un ruolo definitivamente accertato prima si compensa su quello».

«C'è anche la limitazione alla cessione del credito Ace perché - sottolinea Giorgetti - abbiamo cominciato su questa agevolazione che peraltro è stata eliminata dalla riforma fiscale recentemente approvata perché abbiamo cominciato a notare un utilizzo fraudolento della medesima».

Giorgetti: «Stop a eccessiva generosità»

«Queste misure - chiarisce Giorgetti - sono misure tese a chiudere definitivamente l'eccessività generosità di una misura che come è noto ha creato gravi problemi alla finanza pubblica e i cui effetti definitivamente potremo in qualche modo contabilizzare tra pochi giorni quando si chiuderà la finestra per il caricamento di tutti i lavori e delle fatture eseguite entro il 31 dicembre del 2023». «L'obiettivo di questo dl è mettere un punto finale rispetto all'impatto sul 2023'' del superbonus, ''fatto salvo le valutazioni definitive di Eurostat di cui siamo ancora in attesa»'.

«Attendiamo i dati definitivi, le sorprese purtroppo su questa vicenda non sono mancate, sempre in negativo. Già il conto è salatissimo, anche se qualcuno in qualche modo è entusiasta. Il prezzo per la finanza pubblica, in particolare l'onere del debito, graverà per diversi anni a venire», sottolinea il ministro. «Il fatto che introduciamo delle norme di monitoraggio testimonia il fatto che queste misure sono nate - conclude Giorgetti - in modo totalmente scriteriato e hanno prodotto dei risultati devastanti per la finanza pubblica. Qualcuno sorrideva sul mio mal di pancia. Confermo che fa malissimo a me e a tutti gli italiani».