I negoziati tra Hamas e Israele sul rilascio degli ostaggi e un nuovo cessate il fuoco a Gaza sarebbero stati sospesi dopo l'uccisione a Beirut del numero due della formazione palestinese, Saleh al-Arouri. A riferirlo Haaretz che cita fonti arabe, secondo le quali ora i colloqui si stanno focalizzando su come prevenire un'ulteriore escalation, in particolare lungo il fronte tra il Libano e il nord di Israele.

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La tensione in Medio Oriente è salita dopo l'attacco mirato lanciato ieri da Israele nel quale è stato ucciso al-Arouri, insieme ad almeno altre 7 persone mentre in 11 sono rimasti feriti. Secondo i media satellitari arabi nel raid sono rimasti uccisi anche due comandanti delle Brigate al-Qassam, Samir Fendi e Azzam al-Aqra. Durissima la reazione del mondo arabo. L'omicidio a Beirut da parte «dell’occupazione sionista» di Saleh al-Arouri e dei suoi «fratelli» è «un atto terroristico totale, una violazione della sovranità del Libano e un'espansione del cerchio della sua aggressione contro il nostro popolo e la nostra nazione», ha affermato il capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, secondo cui la morte di al-Arouri «proprio come gli omicidi di Ahmed Yassin e Abdel Aziz Rantisi, non fermerà la rivoluzione palestinese».

Intanto è stato convocato per oggi alle 15 (21 ora italiana) il Consiglio di sicurezza dell'Onu. Al centro della seduta il «mantenimento della pace e della sicurezza internazionale». Tra i temi che affronterà il consiglio l'emergenza nel Mar Rosso, dove gli attacchi degli Houthi stanno mettendo a rischio la navigazione. «La situazione è brutta», aveva detto, anticipando la notizia della riunione l'ambasciatore francese nel pomeriggio di ieri. Uno sciopero generale del commercio è inoltre  in corso nelle principali città della Cisgiordania - fra cui Ramallah, Nablus e Hebron - in protesta per l'uccisione di al-Arouri, originario del villaggio di Arura (Ramallah).