L’ex dirigente dei verdi sul partito presieduto dall’onorevole Brambilla: «Troppe volte le mie posizioni contro la caccia sono state soffocate per alleanze con liste distanti dalla difesa di ambiente e animali»
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«Lascio con rammarico il Movimento Animalista. Troppe ed incolmabili le distanze che ormai da tempo mi frappongono alle linee programmatiche del partito: completamente snaturata la matrice identitaria e culturale del progetto politico trasversale». Così in una nota, Rinaldo Sidoli, responsabile centro studi del Movimento animalista, presieduto dall’onorevole Michela Vittoria Brambilla.
«Non è questo - prosegue - il partito che immaginavamo, non è questo il progetto per il quale mi sono e ci siamo impegnati. Non condivido il metodo divisivo ed autoreferenziale che si è scelto di perseguire. Incomprensibile la scelta di non voler coltivare un dialogo democratico e plurale all’interno del partito. L’involuzione di un certo linguaggio sui diritti umani costituisce per me un ostacolo non più sormontabile. È stata portata avanti una strategia maldestra e inefficace nel tentativo di strappare un qualche strapuntino tramite accordi scellerati. Troppe volte le mie posizioni contro la caccia sono state soffocate per alleanze con liste distanti dalla difesa di ambiente e animali».
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Conclude la nota Sidoli: «abbiamo perso una grande occasione di cambiamento e la capacità di incidere nella realtà. Il Movimento animalista non esiste più. Darò vita assieme ad altri esponenti ad un nuovo progetto plurale ed inclusivo, che si chiamerà Ape, Alleanza Popolare Ecologista, che sarà lanciato a Roma. Costruiremo insieme un’alternativa di cambiamento con umiltà e coraggio. Rimane invariata l'espressione della mia profonda stima verso l'on. Brambilla e le sue battaglie».