Un selfie che è diventato virale, quello scattato dall’autista dell’Anm, Carmela Gentile, domenica mattina all’interno del mezzo da lei guidato a Napoli. Nella foto è immortalata una famiglia srilankese diretta da San Sebastiano al Vesuvio a via Brin. L’autista di 43 anni, e da 21 dipendente della ditta di trasporti napoletana, ha affermato: «Sono saliti sul bus in silenzio, hanno timbrato tutti il biglietto. Erano una ventina, hanno riempito tutti i posti a sedere e non ho sentito un frastuono, una parola pronunciata ad alta voce. Mi hanno colpito per la compostezza e l'educazione. La stessa situazione con i napoletani si sarebbe avvertita molto di più. Gli extracomunitari possono essere migliori di tanti di noi».

 

«Mi sono sentita inclusa da loro»

Carmela, attratta dalla pacatezza della famiglia, iniziò a parlare con loro e poi una volta giunta al capolinea, scattò il selfie. «Non so spiegare cosa mi sia accaduto - racconta - mi sono sentita inclusa io nella loro grande famiglia. Ho chiesto da dove venivano, mi hanno spiegato che abitano tutti vicino a piazza Cavour e che ogni domenica vanno insieme in chiesa a San Sebastiano. Era una piccola comunità, bimbi nel passeggino, giovani mamme, ragazzi e uomini più adulti, anziani. Mi sono complimentata per l'educazione, ho chiesto di scattare una foto e l'ho postata come mio "stato" sul cellulare».

 

Una ragazza con a cuore il tema dell’immigrazione

Non è la prima volta che Carmela prende le parti di chi viene quotidianamente escluso a causa della provenienza, la ragazza ha da sempre manifestato una grande sensibilità sul tema dell’immigrazione. Ha spiegato: «Una volta un giovane africano inseguito da un napoletano riuscì a salire sul mio bus per sfuggirgli. Io ho fermato il mezzo, ho tentato di sedare la lite con l'uomo, ho chiesto spiegazioni di quel comportamento e poi ho chiamato le forze dell'ordine. Il ragazzo piangeva. Io aiuto, quando posso, chi è in difficoltà. Tante volte assisto a scene di insofferenza contro gli ambulanti extracomunitari ma poi finisce tutto lì. Per fortuna noi napoletani siamo un popolo tollerante. Tutto sommato conviviamo bene».

 

I commenti sui social

La foto ha scatenato una serie di commenti sui social, non del tutto positivi. Alcuni hanno ironizzato, altri hanno chiesto se la famiglia avesse timbrato il biglietto. Carmela ha detto di di esserci «rimasta molto male per questi banali commenti, segno di una palese discriminazione».