Un magrebino, durante il diverbio scoppiato su un autobus della linea 64, avrebbe notato il crocifisso sulla catenina dell'avversario inseguendolo davanti alla stazione, per poi colpirlo con un coltello da cucina
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Alla base della lite un movente religioso?
Secondo quanto racconta un testimone - come riporta Repubblica - il magrebino, R.M., durante il diverbio scoppiato su un autobus della linea 64, ha notato il crocifisso sulla catenina dell'avversario e l'ha seguito fino in piazza dei Cinquecento, davanti alla stazione, per poi colpirlo con un coltello da cucina. Avrebbe anche gridato: «Italiano cattolico di merda».
Le forze dell'ordine, arrivate sul luogo della segnalazione, hanno avvistato e inseguito l'uomo, bloccandolo in via Cavour. L'aggressore è stato condotto negli uffici del commissariato Viminale per essere sottoposto a ulteriori accertamenti, è stato arrestato per tentato omicidio, mentre il coltello è stato recuperato e sequestrato. Il georgiano è stato immediatamente soccorso e trasportato in ospedale dove ha avuto 21 giorni di prognosi.
Sono in corso indagini per capire l'attendibilità delle dichiarazioni anche perchè l'aggredito avrebbe raccontato ai medici del Pronto Soccorso che l'accoltellatore voleva soltanto rubargli la catenina con attaccato un crocifisso mentre agli inquirenti avrebbe spiegato che il marocchino avrebbe legato l'aggressione anche a motivi di natura religiosa. Ma intanto il pm ha contestato all'accoltellatore il reato di tentato omicidio con l'aggravante dell'odio religioso.