È iniziata la tornata elettorale per le presidenziali in Russia con l'apertura dei primi seggi nell'estremo oriente del Paese. Il voto si terrà fino a domenica 17 marzo con oltre 110 milioni di russi chiamati al voto.

Le operazioni di voto sono in corso anche nella regione russa di Belgorod, nonostante i ripetuti attacchi ucraini con droni e razzi, e il governatore, Vyacheslav Gladkov, ha postato un video di lui e della moglie davanti al seggio in cui invita tutti i cittadini a recarsi alle urne. «Mia moglie e io - dice Gladkov - stiamo andando al nostro seggio elettorale per fare ciò che ognuno di noi deve fare. Fare una scelta, una scelta per il futuro per noi, per i nostri figli. Votare per il Presidente della Federazione Russa. Siamo sicuri che state facendo tutti la stessa cosa». Lo stesso Gladkov aveva detto che stamane sono stati abbattuti sulla regione sette razzi ucraini e che si registrano due feriti.

Un appello ai russi perché vadano a votare in nome del "patriottismo" per rispondere alle "difficoltà" del momento è stato lanciato da Vladimir Putin, che si presenta alle presidenziali in programma da venerdì a domenica per ottenere un quinto mandato. Mentre l'Ucraina e le milizie russe pro-Kiev intensificano gli attacchi al territorio russo nel tentativo di creare un clima di insicurezza intorno alla consultazione. La procura di Mosca, intanto, ha messo in guardia i cittadini dal partecipare domenica all'iniziativa di protesta 'Mezzogiorno contro Putin', promossa prima dall'oppositore Alexei Navalny e dopo la sua morte dal suo team, per chiedere ai cittadini di recarsi tutti alle urne quel giorno alle 12 per mostrare la loro opposizione al presidente.

Prendere parte a questi eventi, ha avvertito la procura, «è punibile in base alla legge». «Spetta solo a voi, cittadini russi, determinare il futuro della Patria», ha affermato Putin in un discorso televisivo, sottolineando che la popolazione deve «rispondere alle sfide in modo degno e superare con successo le difficoltà». Il capo del Cremlino si presenta alle elezioni per essere confermato alla guida del Paese facendosi forte dei successi ottenuti sul campo dalle sue truppe negli ultimi mesi. In particolare con la conquista in febbraio della cittadina di Avdiivka, nel Donbass. Da allora le forze di Mosca hanno continuato lentamente ad avanzare, mentre quelle di Kiev mostrano tutte le loro difficoltà, per le carenze di uomini ma anche di munizioni, a causa della diminuzione degli aiuti occidentali. L'Ucraina dovrebbe riconoscere la sua sconfitta militare e passare alla «resa completa e incondizionata», ha intimato l'ex presidente russo Dmitry Medvedev.