I sindacati Cgil, Cisl e Uil, promettono un mese di mobilitazione a causa delle insufficienti misure messe in campo dallo Stato che – accusano le organizzazioni – sottrarranno alla categoria 3,5 miliardi di euro nei prossimi tre anni
Tutti gli articoli di Italia Mondo
PHOTO
«Dateci retta», è lo slogan che campeggia durante la manifestazione dei pensionati scesi in piazza San Giovanni a Roma, questa mattina. Al centro della mobilitazione le insufficienti misure messe in campo dal governo a sostegno di una platea di oltre 16 milioni di italiani e il nuovo meccanismo di rivalutazione voluto dall'esecutivo, che - accusano le organizzazioni - sottrarrà ai pensionati 3,5 miliardi di euro nei prossimi tre anni.
«Se sarà necessario bloccheremo il Paese»
«Siamo qui in questa bellissima piazza in tanti ma se non ci saranno risposte, domani saremo ancora di più. Continueremo a mobilitarci, in tutte le città, nei comuni e nei quartieri. Se sarà necessario chiederemo a Cgil, Cisl e Uil di bloccare il Paese utilizzando quel vecchio arnese del '900 che si chiama sciopero generale», ha detto il segretario generale dello Spi-Cgil, Ivan Pedretti nel suo intervento.
«Dateci retta, cambiate politica perché così ci portate a sbattere. A questo governo chiediamo dove sia andato a finire il contratto di milioni di pensionati con lo stato. In quel contratto non c'era scritto di tagliare la rivalutazione delle pensioni. Voi quel contratto lo avete stracciato», ha aggiunto Pedretti. «Non siamo noi gli avari - ha sottolineato - ma siete voi che state dilapidando risorse che non sono vostre, senza nemmeno domandare».
«È chiaro che se il Governo non ci ascolta e va avanti a fare una legge di bilancio che va in un'altra direzione insieme a Cisl e Uil valuteremo tutte le iniziative necessarie senza escludere nulla. Il Governo deve decidere a giugno e non dopo se vuole confronto con le parti sociali e in base a questo valuteremo», ha riferito invece il segretario generale della Cgil Maurizio Landini.
«Questo è un mese di mobilitazione: oggi qui con i pensionati, l'8 in piazza con i lavoratori pubblici, il 14 ci sarà lo sciopero metalmeccanici, il 22 ci sarà grande manifestazione a Reggio Calabria sul Mezzogiorno», ha continuato Landini.
«Basta togliere ai poveri per dare ai poveri: questo è un comportamento da Robin Hood geneticamente modificato». È il messaggio del segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, che ha espresso la protesta dei pensionati contro il blocco delle rivalutazioni. «Sedici milioni di pensionati vorrebbero che il governo dia loro retta - ha sottolineato Barbagallo, che ha concluso il comizio a piazza san Giovanni - ma se non ci risponde li manderemo alle liste d'attesa dell'otorino».
I sindacati dei pensionati sono scesi in piazza per chiedere inoltre una legge sulla non autosufficienza, la sanità pubblica gratuita, l'avvio delle commissioni sui lavori usuranti e la separazione della previdenza dall'assistenza.