Nell'assemblea dem approvata a maggioranza assoluta la modifica dello Statuto proposta da Letta per accorciare i tempi del percorso congressuale. Intanto il presidente dell'Emilia Romagna ha annunciato la sua discesa in campo
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«Ho creduto di dovervi parlare in questa riunione di circolo perché ho deciso di candidarmi a segretario del Partito Democratico nazionale». Come previsto, lo annuncia il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, parlando nel suo circolo di Campogalliano (Modena) e ricevendo un'ovazione dai sostenitori presenti.
«Mi è parso giusto dirlo prima di tutto a voi e dirlo qui. Cioè agli iscritti del mio circolo, ai compagni e alle compagne, agli amici, nel mio comune. Peraltro, io sono nato proprio lì davanti, in questa piazza», ha aggiunto.
Intanto, ieri sera, dopo l'assemblea del Pd Enrico Letta ha scritto su Twitter: «L’Assemblea costituente il 20-22 gennaio e le primarie il 19 febbraio: comincia il congresso costituente. Avanti con le idee. Avanti con le candidature». È stato infatti approvata a maggioranza assoluta la modifica dello Statuto sul percorso congressuale.
Nello specifico, l'assemblea del Pd si è espressa con 553 voti a favore, 21 contrari e 36 astenuti alla modifica statutaria chiesta dal segretario Enrico Letta per dare il via al congresso costituente che ha l'obiettivo di «aprire» il partito.
La prima iniziativa della fase costituente del Pd è sabato 3 dicembre: «Iniziative su tutti i territori sulla nostra controproposta di legge di bilancio», che riguarda «salari, caro vita, inflazione, salario minimo...». Letta ha poi annunciato in assemblea che «la proposta» della data per le primarie «è il 19 febbraio». Proposta poi, appunto, approvata dall'assemblea.
«Oggi - ha spiegato - dobbiamo rendere possibile statutariamente il processo costituente già deciso politicamente, un processo che consentirà un allargamento, con delle regole più semplici e con tempi certi». Letta ha quindi lanciato l'iniziativa della "piazza del nuovo Pd" per «aprire» il partito, una serie di iniziativa tra cui il «17 dicembre una iniziativa pubblica di presenza in piazza con noi e tutti coloro che vogliono partecipare per mettere in campo le nostre idee».
E ha aggiunto che «i tempi sono meno lunghi», ma si «accorcia solo la fase del voto» non quella «costituente». «La fase costituente resta inalterata nei tempi e inizia giovedì, con la direzione nazionale che nominerà il comitato costituente nazionale, fatto tra le altre cose secondo regole di equilibrio di genere, per accompagnare la fase costituente e la redazione di un nuovo manifesto che sarà presentato all'assemblea».