Interamente finanziato da 1200 donatori, una volta completato sarà la più grande terapia intensiva d’Italia: 200 letti che accoglieranno i contagiati gravi non solo della Lombardia ma di tutto il Paese
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È stato presentato stamattina alla stampa il nuovo ospedale Fiera di Milano. I lavori erano iniziati poco più di dieci giorni fa e quando verranno completati del tutto, saranno disponibili 200 posti di terapia intensiva. Vi presteranno servizio 220 anestesisti rianimatori, 500 infermieri e altri 200 operatori sanitari di vario genere, per un totale di 900 addetti che lavoreranno nel nuovo padiglione del Policlinico meneghino.
L'ospedale servirà ad accogliere i nuovi contagiati 'gravi' non solo della Lombardia, ma di tutto il Paese. Una volta a regime, potrebbe servire a svuotare quegli ospedali in Italia che hanno messo in stand-by le sale operatorie. Dopo i primi 24 posti aperti tra domenica e lunedì, la seconda consegna riguarderà il primo blocco con 53 posti.
L'opera è stata interamente finanziata da 1200 donatori, grazie al cui contributo si è giunti ad una cifra di 21 milioni di euro.
«Avevamo fatto una promessa e l’abbiamo mantenuta. Non abbiamo realizzato un ospedale da campo, come purtroppo a volte in emergenza ci siamo trovati costretti a fare in passato. Non abbiamo realizzato un lazzaretto, lo abbiamo detto fin dall’inizio. Qui in Fiera abbiamo creato un vero e proprio ospedale specialistico. Un ospedale ideato e costruito nel rispetto del paziente e di tutti gli operatori sanitari e non che li assistono. Perché è proprio la figura del paziente al centro di quest’opera. Chi entra qui avrà ambiente, struttura, attrezzature e assistenza ottimale per le proprie esigenze di salute». Sono le parole di Guido Bertolaso, affidate ad un messaggio letto da un suo delegato durante la conferenza stampa. Anche lui risultato positivo al coronavirus, qualche giorno fa era stato ricoverato.
«Potrà diventare un punto di riferimento per la rianimazione di tutto il nostro Paese, tanto è vero che il Governo ha già detto di voler riprodurre quello che abbiamo fatto in Fiera al Centro e al Sud d'Italia, proprio perché, se si dovessero ripetere emergenze di questo genere, ci possa essere la garanzia di una diga», il commento del governatore lombardo, Attilio Fontana.