In centinaia si sono ritrovati per protestare contro le misure restrittive adottate con l'ultimo Dpcm. Numerose le cariche da parte delle forze dell'ordine. Il sindaco Nardella: «Non avevo mai visto niente del genere nella mia città»
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Momenti di tensione in centro a Firenze durante la protesta contro il Dpcm che ha previsto la stretta al fine di arginare l'aumento dei contagi da Coronavirus. Lancio di bombe carta, fumogeni, atti vandalici e ripetute cariche della polizia per una manifestazione non autorizzata. Tre o quattro bombe molotov sono state lanciate contro la polizia, provocando anche il ferimento di alcuni agenti.
Almeno una ventina i fermati. Complessivamente, secondo una prima stima delle forze dell'ordine, sarebbero oltre mille le persone che hanno partecipato alle proteste, muovendosi in piccoli gruppi che si sono sparpagliati per il centro storico, creando disordini e scontrandosi con le forze dell'ordine. In piazza Santa Maria Novella è stato dato alle fiamme un cassonetto interrato e per spengere le fiamme è stato necessario l'intervento dei vigili del fuoco.
I manifestanti, di diversa estrazione, si sono riuniti con un tam tam sui social e, dopo che i negozi del centro, soprattutto quelli del lusso, avevano chiuso in anticipo e blindato le vetrine per timore di saccheggi come quelli avvenuti in altre città, in circa duecento si sono radunati per entrare in piazza della Signoria, ma sono stati fermati dal cordone della polizia. Una parte si è allora spostata in piazza del Duomo, lanciando slogan contro il presidente del Consiglio e accendendo fumogeni. La contrappposizione con i manifestanti, da parte dei quali è cominciato un lancio di bottiglie e altri oggetti, ha portato numerose cariche della polizia, almeno sei, in particolare lungo via Calzaioli e nella zona dello shopping.
E mentre alcuni dei manifestanti scesi in piazza con intenti pacifici preferivano abbandonare la protesta, altri hanno continuato nei disordini, facendo esplodere bombe carta, rovesciando fioriere e bidoni e lanciando bottiglie di vetro. La composizione della protesta sarebbe eterogenea, con presenze che vanno dall'estrema destra all'area dell'antagonismo. Alcune persone, almeno due, sono state fermate. Il centro storico di Firenze è stato messo a soqquadro e un'auto della polizia è stata danneggiata, sfondandone il vetro. Le forze dell'ordine hanno usato i fumogeni per disperdere la folla.
«Una minoranza di persone venute intenzionalmente per provocare e cercare gli scontri - ha detto il sindaco Nardella - ha messo a dura prova la nostra città. Una situazione del genere non l'avevo mai vista nella mia città. Una città come Firenze, che vive di un'economia globale, sta soffrendo molto, c'è stanchezza e rabbia. Ci sono state molte manifestazioni, ma pacifiche, e quello che più mi fa soffrire e arrabbiare è vedere che c'è qualcuno che cerca di strumentalizzare questa rabbia. Questo non è accettabile».
Un'altra manifestazione che era stata convocata a Bologna si è conclusa invece senza incidenti. Circa 300 persone sono sfilate, partendo dalla stazione, mostrando striscioni e scandendo slogan contro il governo ma rinunciando a raggiungere piazza Maggiore, come qualcuno aveva intenzione di provare a fare. Molto folta, fra i manifestanti, la presenza di ultras del Bologna, con i fumogeni rossi. Proprio oggi, in una conferenza stampa sul campionato di calcio, l'allenatore della squadra, Sinisa Mihajlovic, aveva attaccato i decreti del governo definendoli fatti «a c... di cane».