Scatta la zona rossa in tutta Italia, con le restrizioni sugli spostamenti e i divieti definiti nel decreto di Natale, misure e regole adottate per fronteggiare i rischi legati alla diffusione del coronavirus.

Da oggi, dunque, vigilia di Natale, fino al 27 dicembre, e poi il 31 dicembre e 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio 2021, il Paese si troverà in uno scenario di massima gravità caratterizzato da un livello di rischio alto (scenario di tipo 4).

Ma cosa comporta e quali sono le regole da seguire? Una circolare, inviata ai prefetti, del capo di Gabinetto del ministero dell’Interno, Bruno Frattasi, fornisce alcune indicazioni sulle misure adottate.

Spostamenti

In relazione agli spostamenti che possono avvenire fuori dal proprio comune nei giorni arancioni e nei giorni rossi verso una sola abitazione nella stessa regione tra le 5 e le 22 nei limiti di due persone nell'arco temporale tra il 24 dicembre e il 6 gennaio, la relativa ragione giustificativa potrà essere addotta tramite il ricorso alla consueta modulistica di autodichiarazione, nella parte in cui si fa riferimento a 'motivi ammessi dalle vigenti normative, precisa il Viminale nella circolare.

Sono consentiti, senza limiti di orario, gli spostamenti che si riconnettono ad attività assistenziali svolte, nell'ambito di un'associazione di volontariato, anche in convenzione con enti locali, a favore di persone in condizione di bisogno o svantaggio. 

Luoghi di culto

L'accesso ai luoghi di culto e la partecipazione alle funzioni religiose restano comunque consentite, si legge nella circolare, e "anche in questi casi troveranno applicazione i limiti orari imposti dal cosiddetto coprifuoco".

Giorni arancioni

"Rispetto al divieto di mobilità intercomunale che vige nella cosiddetta area arancione, la disposizione consente in via derogatoria", è scritto nella circolare, nei giorni 28, 29 e 30 dicembre e 4 gennaio gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 km dai relativi confini. "Si osserva - precisa nella circolare il Viminale - che la dimensione demografica è riferita al solo comune a quo, e non anche a quello ad quem, per il quale non ha dunque rilievo il dato demografico, mentre invece rileva, in senso ostativo allo spostamento, la circostanza che i comuni di destinazione abbiano la qualifica di capoluogo di provincia".

Negozi e attività

Chiusi bar, ristoranti mentre è consentito l'asporto fino alle 22 e la consegna a domicilio senza restrizioni. Chiusi anche i negozi, ad eccezione di supermercati e generi alimentari, farmacie e parafarmacie, edicole, tabacchi e librerie.