Massimo Di Giannantonio, presidente della Società italiana di psichiatria: «Queste vicende non avvengono mai per caso, mai da un minuto all'altro. Suonano come un monito per la società»
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«Un figlicidio è il cortocircuito più drammatico di ciò che può accadere nella mente di un essere umano, in particolar modo di un essere umano di sesso femminile, di una madre. Ed è sempre bene dire che di solito queste vicende non avvengono mai per caso, mai da un minuto all'altro, mai senza nessuna indicazione pregressa. Suonano come un monito per la società».
È l'analisi di Massimo Di Giannantonio, presidente della Società italiana di psichiatria sull'omicidio della piccola Elena Del Pozzo, 5 anni, trovata morta nel Catanese dopo che la donna stessa, Martina Patti, 23 anni, ha indicato alle forze dell'ordine dove rinvenire il corpicino.
«Per andare a vedere gli elementi che indicavano una sofferenza e un disagio così gravi, elementi che certamente esistevano e certamente non sono stati colti, occorrerà scavare nella storia del passato prossimo, oltre che del passato remoto di questa donna»