L'associazione segnala che il settore edilizio sarà quello più tartassato con numerosi incentivi che spariranno o saranno fortemente ridimensionati con la prossima legge di bilancio
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Il 2025 rischia di essere un anno di tagli drastici ai bonus riconosciuti alle famiglie, «e l'intenzione del Governo sembra essere quella di ridurre sensibilmente sussidi e incentivi con la prossima legge di bilancio».
Lo afferma Assoutenti, segnalando come il settore edilizio e della casa sarà quello più interessato dai tagli, con numerosi bonus che - senza interventi in manovra - spariranno o saranno fortemente ridimensionati. Si va da bonus mobili e bonus decoder (che rischiano di non essere riproposti) al bonus ristrutturazione (che potrebbe scendere dal 50% al 36%), ma ci sono anche il bonus psicologo (per il cui rinnovo il mondo parlamentare sì è però già speso) e le carte Cultura o Dedicata a te.
In base agli ultimi dati disponibili, l'insieme dei crediti legati ai bonus edilizi in vigore da fine 2020 al 2024 avrebbe raggiunto un costo totale di circa 220 miliardi di euro, con un peso virtuale, spalmato sulla collettività, pari a 8.527 euro a famiglia residente, 3.679 euro a singolo cittadino, neonati compresi, analizza Assoutenti. Gli stanziamenti per i bonus non edilizi, invece, si attestano attorno ai 2 miliardi di euro solo nel 2024, dato che evidenzia una enorme sproporzione sul fronte delle risorse destinate alle famiglie italiane.