Avrebbero contravvenuto alle disposizioni della Guardia costiera, la prima eseguendo un ulteriore soccorso in mare e la seconda dirigendosi a Lampedusa invece che a Trapani
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Sono state sottoposte a fermo amministrativo le navi Ong “Sea eye 4” e “Mare go”, impegnate nei giorni scorsi in soccorsi di migranti in mare e attualmente ormeggiate rispettivamente nei porti di Ortona e Lampedusa.
«I provvedimenti - spiega una nota della Guardia costiera - sono stati emessi a seguito degli accertamenti effettuati da IMRCC Roma - autorità coordinatrice dei soccorsi - in base al DL 1/2023, convertito nella legge 15/2023 e recante “disposizioni urgenti in materia di transito e sosta nelle acque territoriali delle navi non governative impegnate nelle operazioni di soccorso in mare”».
In particolare, la nave “Sea Eye 4” è giunta oggi nel porto di Ortona con a bordo 49 migranti, soccorsi su due diverse imbarcazioni. Il primo intervento - che ha interessato 17 migranti - è avvenuto in aera Sar libica, il secondo – che ha interessato 32 persone – in area Sar italiana.
La nave - spiega la Guardia costiera - dopo aver effettuato il primo intervento di soccorso in acque libiche, avrebbe contravvenuto all’impartita disposizione di raggiungere nel più breve tempo possibile il porto di Ortona, dirigendosi invece su un’altra unità di migranti verso la quale, sotto il coordinamento di IMRCC Roma, stava già dirigendo in soccorso una motovedetta Sar della Guardia costiera italiana.
L’unità “Mare Go”, invece, dopo aver eseguito il soccorso di 37 migranti, questa notte è giunta nel porto di Lampedusa, contravvenendo all’impartita disposizione di dirigersi al porto di Trapani, individuato quale porto di sbarco dei migranti dal ministero dell'Interno.