La motovedetta ha intercettato il barcone appena entrato nelle acque Sar italiane. Un'operazione di recupero resa complessa dalle cattive condizioni del mare
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Oltre duecento migranti sono stati salvati dalla Guardia Costiera italiana in un'operazione di soccorso molto complessa e portata a termine con le «condizioni del mare proibitive». I migranti erano su un peschereccio che si trovava in difficoltà in acque sar maltesi. Il soccorso è stato effettuato quando l'imbarcazione è entrata nelle acque Sar italiane. Tutti i migranti sono stati trasferiti su due motovedette classe 300 della Guardia Costiera. Il barcone è approdato a Pozzallo.
«È questo l'ennesimo episodio - dice il sindaco Robero Ammatuna - che dimostra in modo tangibile che non sono le ong la causa dell'aumento del numero degli sbarchi, ma bensì la complessa e difficile situazione internazionale, oltre che naturalmente le condizioni meteo favorevoli». «Non solo le Istituzioni Internazionali hanno condannato la nuova politica sui migranti del governo italiano - ha aggiunto il sindaco - ma anche il presidente della Cei, il cardinale Zuppi, ha dichiarato che "le ong fanno bene, salvano vite". Ecco perché occorre un ripensamento della disumana politica del governo sui migranti che privilegi sempre il diritto alla vita di tanti esseri umani. Per quanto riguarda poi la Regione Sicilia, l'invito è quello di prendere atto che ci sono Comuni di frontiera che svolgono nel territorio una grande funzione umanitaria».