Ad annunciarlo il portavoce della Commissione per la sicurezza nazionale del Parlamento iraniano Amouei. Gli Stati Uniti pensano a nuove sanzioni per lo stato islamico
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Se Israele risponderà all'attacco di sabato scorso, l'Iran è pronto ad usare «un'arma mai utilizzata prima». Teheran spinge l'acceleratore sulle minacce in attesa del contrattacco dello Stato ebraico, a meno che gli Usa e la comunità internazionale non riescano a frenare ancora Netanyahu. «I sionisti farebbero meglio a comportarsi razionalmente, perché se dovessero intraprendere un'azione militare contro Teheran siamo pronti a usare un'arma che non abbiamo mai usato prima», ha dichiarato il portavoce della Commissione per la sicurezza nazionale del Parlamento iraniano Abolfazl Amouei.
«L'attacco dell'Iran volto a punire l'aggressore Israele ha avuto successo e ora annunciamo con decisione che qualsiasi mossa di ritorsione contro l'Iran riceverà una risposta orribile, diffusa e dolorosa», ha insistito anche il presidente iraniano Ebrahim Raisi. Mentre il premier israeliano Netanyahu, la cui posizione sulla risposta a Teheran è nota, ha ribattuto che «c'è l'Iran dietro Hamas, dietro Hezbollah, dietro gli altri, ma siamo determinati a vincere a Gaza e a difenderci in tutte le altre arene».
Negli sforzi della comunità internazionale per rassicurare Israele va letto l'annuncio Usa di nuove sanzioni contro il regime degli ayatollah, che lo Stato ebraico negli anni passati ha più volte, invano, sollecitato. L'obiettivo è di calare sul tavolo ogni carta possibile pur di impedire che la reazione israeliana porti ad un'escalation del conflitto. «Mi attendo che prenderemo ulteriori azioni in senso di sanzioni nei confronti dell'Iran nei prossimi giorni», ha annunciato la segretaria al Tesoro Janet Yellen nel corso di una conferenza stampa a margine dei lavori del Fondo Monetario Internazionale. Ma Israele per ora resta sulle sue posizioni: la risposta ci sarà e sarà calibrata «nel luogo e nel momento» adatti, perché l'Iran non può «passarla liscia». «Non possiamo restare fermi davanti a questo tipo di aggressione, Teheran non ne uscirà impunemente», ha confermato il portavoce militare Daniel Hagari.