Il Governo di Tel Aviv chiede di non celebrare una cerimonia con le bare. Nuovo sostegno degli Stati Uniti in «qualunque linea d'azione scelga nei confronti di Hamas»
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Un momento della liberazione degli ostaggi israeliani da parte di Hamas
Israele ha trasmesso un messaggio ai Paesi mediatori dichiarando la disponibilità a
rilasciare 602 detenuti palestinesi, il cui rilascio era stato posticipato sabato, in cambio della restituzione dei corpi di quattro ostaggi entro oggi. Lo riferisce un funzionario israeliano citato da Ynet. Secondo la stessa fonte, Israele ha chiesto garanzie affinché non si svolgano cerimonie umilianti durante il rilascio simili a quelle avvenute per la restituzione dei corpi dei bambini Bibas e di Oded Lipshitz. Hamas invece insiste affinché Israele liberi i detenuti prima dell'ultima fase dell'accordo, che prevede la restituzione degli ostaggi deceduti.Da parte sua, il portavoce di Hamas a Gaza, Hazem Qassem ha dichiarato che l'organizzazione jihadista è pronta ad accettare la richiesta dei Paesi mediatori «su tutto ciò che riguarda la cerimonia di liberazione degli ostaggi, per porre fine alla crisi e ottenere la liberazione dei detenuti palestinesi». «La guerra a Gaza non sarà finita prima che tutti gli ostaggi siano tornati a casa in Israele», ha sottolineato d'altra parte il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa'ar, a Bruxelles per partecipare al Consiglio di associazione Ue-Israele.
E la Casa Bianca afferma di appoggiare la decisione di Israele di ritardare il rilascio di 602 prigionieri palestinesi, citando il "trattamento barbaro" degli ostaggi israeliani da parte di Hamas. Lo riportano i media dello Stato ebraico citando fonti Usa. La scelta del premier israeliano Benjamin Netanyahu di posticipare il rilascio dei prigionieri è una "risposta appropriata" al trattamento riservato agli ostaggi dal gruppo islamista palestinese, afferma in una dichiarazione il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americano Brian Hughes. Il presidente Donald Trump è pronto a sostenere Israele in «qualunque linea d'azione scelga nei confronti di Hamas», aggiunge la nota della Casa Bianca.