Nel suo messaggio in occasione della Giornata mondiale della Salute, il capo dello Stato: «Tanti lutti e sofferenze hanno reso ancor più evidente il valore di questo essenziale diritto». E sottolinea l’importanza in piena emergenza coronavirus di una collaborazione globale per la ricerca e le cure
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«Il nostro pensiero grato e riconoscente va alle infermiere e agli infermieri in prima linea, e con loro a tutti i medici degli ospedali e dei servizi territoriali, agli assistenti, ai ricercatori, a quanti operano nei servizi ausiliari: li abbiamo visti lavorare fino allo stremo delle forze per salvare vite umane e molti di loro hanno pagato con la vita il servizio prestato ai malati». A loro, agli operatori sanitari, che nelle «vicende drammatiche di questi giorni hanno mostrato di quanta generosità, professionalità, dedizione sono capaci», il presidente della Repubblica Sergio Mattarella dedica la settantesima Giornata mondiale della Salute. Una ricorrenza che quest’anno ricorre mentre il mondo intero è chiamato ad affrontare una terribile pandemia, che ha già causato la morte di oltre 70mila persone.
«Tanti lutti e sofferenze hanno reso ancor più evidente il valore della salute, componente essenziale del diritto alla vita, presidio da preservare e rafforzare nella solidarietà tra i popoli, gli stati, i continenti. È proprio la valenza universale del diritto alla salute che ci chiama a un impegno, a una corresponsabilità di carattere globale, mettendo da parte egoismi nazionali e privilegi di sorta al fine di dare alla cooperazione mondiale un impulso di grande forza per ciò che riguarda le cure, la ricerca, lo scambio di informazioni, la fornitura di strumenti capaci di salvare vite umane», dichiara il Capo dello Stato nel suo messaggio rilasciato per l’occasione.
«L’umanità -prosegue- ha le risorse per debellare questo nuovo virus, come le ha per contrastare malattie e disagi particolarmente diffusi nelle aree più povere e dove l’ambiente ha subito danni maggiori. L’impegno solidale per la salute può diventare così un vettore di pace e amicizia, capace di influenzare positivamente le relazioni tra i paesi».
«I Servizi sanitari nazionali costituiscono capisaldi essenziali delle comunità. La qualità della vita e gli stessi diritti fondamentali della persona sono strettamente legati alle capacità e all’universalità del servizio alla salute. Ma le strutture da sole non basterebbero senza l’umanità e la responsabilità di chi vi opera: per questo –conclude Mattarella- il ringraziamento di oggi deve tradursi in un sostegno lungimirante e duraturo da parte delle nostre comunità».