Gli indagati dovranno rispondere di associazione per delinquere di tipo mafioso, tentato omicidio, estorsioni, minacce, armi
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Colpo al clan del mandamento mafioso di Tommaso Natale a Palermo dove la Procura Distrettuale Antimafia ha emesso un provvedimento di fermo di indiziato di delitto nei confronti di 16 indagati che sono stati tratti in arresto all'alba di oggi dai carabinieri. Gli indagati sono ritenuti a vario titolo responsabili dei delitti di associazione per delinquere di tipo mafioso, tentato omicidio, estorsioni consumate e tentate aggravate, danneggiamento seguito da incendio, minacce aggravate, detenzione abusiva di armi da fuoco.
L’indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Salvatore De Luca e dai sui sostituti, costituisce «l’ennesimo risultato di un’articolata manovra condotta dal Nucleo Investigativo di Palermo sul mandamento mafioso di Tommaso Natale e, in particolare, sulle famiglie di Tommaso Natale, Partanna Mondello e Zen - Pallavicino», dicono i carabinieri.
L’attività ha permesso di riscontrare come «la piena vigenza della ricostituita commissione provinciale di cosa nostra palermitana, riunitasi il 29 maggio 2018 dopo quasi trent’anni di inattività, abbia condizionato le dinamiche criminali del mandamento mafioso oggetto delle indagini».
A quanto emerge dall'operazione, durante il periodo del lockdown i boss mafiosi hanno aiutato le famiglie indigenti dello Zen distribuendo la spesa. Nel blitz dei carabinieri emerge come i vertici mafiosi abbiano tentato di accreditarsi quali referenti nel periodo del primo lockdown a marzo.