Ha stupito fin dal primo giorno Papa Francesco. Con il suo registro comunicativo, le frasi a effetto e qualche neologismo che forse resterà Come «spuzzare» (riferito alla corruzione anche nella Chiesa) o «mafiare». Di certo suo papato verrà ricordato anche per il linguaggio con cui ha saputo entrare in contatto con il popolo della Chiesa per pronunciare verità spiazzanti. La guerra mondiale a pezzetti, il sovranismo paragonato all’ideologia di Hitler, la «frociaggine» nei seminari e la «cocacolizzazione spirituale» sono soltanto alcuni degli esempi.

Dalla fine del mondo

«Fratelli e sorelle buonasera, voi sapete che il dovere del conclave era di dare un vescovo a Roma e sembra che i miei fratelli cardinali siano andati a prenderlo quasi alla fine del mondo… Ma siamo qui»: queste le prime parole pronunciate da Bergoglio il 13 marzo del 2013, giorno dell’elezione. 

La Chiesa come un ospedale

«Io vedo la chiesa come un ospedale da campo dopo una battaglia. È inutile chiedere a un ferito grave se ha il colesterolo e gli zuccheri…»

Le dimissioni già firmate

«Ho già firmato le mie dimissioni. Era Tarcisio Bertone il Segretario di Stato. Le firmai e gli dissi: “In caso di impedimento per motivi medici o che so, ecco le mie dimissioni. Ce le avete già”. Non so a chi le abbia date il cardinal Bertone, ma gliele ho date io quando era segretario di Stato. Io ho male al ginocchio e non si governa con le ginocchia ma con a testa».

Cristiani rivoluzionari

«Un cristiano se non è rivoluzionario, non è un cristiano. Non capisco le comunità cristiane che sono chiuse in parrocchia».

Sugli omosessuali

«Se una persona gay e cerca il Signore e ha buona volontà chi sono io per giudicarla? Il catechismo della chiesa cattolica dice che non si devono discriminare queste persone per questo». Parole che sembravano preludere a un mutato atteggiamento della Santa Sede sul tema dell'omosessualità; parole che verranno attenuate dal fatto che la Chiesa continua a ritenere l'unica unione possibile quella tra uomo e donna.

Mediterraneo, un cimitero senza lapidi

«Il Mediterraneo, che per millenni ha unito popoli diversi e terre distanti, sta diventando un freddo cimitero senza lapidi. Questo grande bacino d'acqua, culla di tante civiltà, sembra ora uno specchio di morte. Vi prego, fermiamo questo naufragio di civiltà!»

Sull'aborto

«Così, di fronte a una vita umana, mi pongo due domande: è lecito eliminare una vita umana per risolvere un problema? Seconda domanda: è giusto assumere un sicario per risolvere un problema? È con queste due domande che si risolvono i casi di eliminazione della gente, da una parte o dall'altra, perché sono un peso per la società».

La guerra mondiale a pezzetti

La guerra «è il virus più difficile da sconfiggere di quelli che colpiscono l'organismo umano, perché proviene dall'interno del cuore umano corrotto». «Siamo entrati nella Terza Guerra Mondiale, solo che si combatte a pezzetti, a capitoli».

Il sovranismo di Hitler

«Il sovranismo è un atteggiamento di isolamento. Sono preoccupato perché si sentono discorsi che assomigliano a quelli di Hitler nel 1934. “Prima noi. Noi, noi”: sono pensieri che fanno paura».

L'abbaiare della Nato

La guerra in Ucraina? «Forse l' abbaiare della Nato alla porta della Russia» ha indotto Putin a reagire. Altro concetto «forte» espresso da Francesco in una intervista rilasciata al Corriere della Sera il 3 maggio del 2022.

Il patriarca russo

«Ho parlato con Kirill 40 minuti via zoom. I primi venti con una carta in mano mi ha letto tutte le giustificazioni alla guerra. Ho ascoltato e gli ho detto: di questo non capisco nulla. Fratello, noi non siamo chierici di Stato, non possiamo utilizzare il linguaggio della politica, ma quello di Gesù».

La «frociaggine» nei seminari»

«Nei seminari c'è già troppa frociaggine»: il Pontefice usò veramente questa espressione durante un incontro a porte chiuse nel maggio del 2024? La notizia comparve come indiscrezione sui giornali: parole che avrebbero dovuto mettere in guardia la Chiesa dall'ammettere omosessuale nei seminari. La circostanza non venne mai confermata ma pochi giorni dopo il Vaticano diffuse una nota ufficiale con queste parole: «Il Papa non ha mai inteso offendere o esprimersi in termini omofobi, e rivolge le sue scuse a coloro che si sono sentiti offesi per l’uso di un termine, riferito da altri».

La corruzione nella Chiesa «spuzza»

«Non parlo solo della corruzione economica, dentro e fuori il Vaticano, parlo della corruzione del cuore. La corruzione è uno scandalo. A Napoli, nel 2015, dissi che spuzza. Sì, spuzza. La corruzione fa imputridire l'anima. Bisogna distinguere il peccato dalla corruzione. Tutti siamo peccatori, tutti! Anche il Papa e si confessa ogni quindici giorni. Ma non dobbiamo scivolare dal peccato alla corruzione. Mai! Nella Chiesa, come nella politica e nella società in generale, dobbiamo sempre mettere in guardia dal grave pericolo della corruzione. È molto difficile che un corrotto possa tornare indietro: una tangente oggi e una domani».

«Mafiarsi»

«Quando una società ignora i poveri, li perseguita, li criminalizza, li costringe a mafiarsi, quella società si impoverisce fino alla miseria».

«Zizzanieri»

«Nella Chiesa ci sono gli zizzanieri, quelli che dividono e distruggono le comunità con la lingua»: il neologismo pronunciato durante una messa a Santa Marta nel maggio 2016 non ha bisogno di troppe spiegazioni.

«Dormo come un legno»

«La notte del terremoto non ho sentito niente, ho dormito come un legno» confida il Papa in una intervista alla radio. Qui l'espressione è tradotta letteralmente dallo spagnolo, equivalente alla nostra «dormire come un sasso».

Diego, poeta fragile

«Maradona in campo è stato un poeta, un grande campione che ha regalato gioia a milioni di persone, in Argentina come a Napoli. Era anche un uomo molto fragile».

«Cocacolizzare»

«Purtroppo sono tanti i discepoli della coca-cola spirituale» dice il 5 novembre 2024 il Papa durante una lectio magistralis alla Pontificia università Gregoriana. A cui aggiunge il concetto di «cocacolizzazione spirituale». La bevanda finisce per rappresentare un atteggiamento vuoto e ripetitivo nella testimonianza della fede.

«Misericordiare»

«il gerundio latino miserando mi sembra intraducibile sia in italiano sia in spagnolo. A me piace tradurlo con un altro gerundio che non esiste: misericordiando».

«Nostalgiare»

«Dobbiamo difenderci dalla nostalgia della schiavitù, difenderci dal ‘nostalgiare’ la schiavitù» sono parole pronunciate da Francesco durante un'omelia il 31 dicembre 2014. Qui lo «scivolone» sembra derivare da un uso improprio di un verbo che esiste effettivamente nella lingua spagnola.