Non si fermano le rivolte in Francia. Partiti delle banlieue parigine, i violenti scontri si sono presto allargati ad altre città, messe a ferro e fuoco dalle proteste dopo la morte di Nahel, diciassettenne di origine algerina ucciso da un poliziotto durante un controllo a Nanterre.

Le unità di élite della Polizia Nazionale e della Gendarmerie sono state dispiegate in particolare a Trappes, Elancourt, Garges-les-Gonesse, Bobigny e in altre città della regione parigina ma anche a Nizza, Marsiglia, Tolosa, Bordeaux, Montpellier, Rennes, Nancy, Lille, Strasburgo e Lione.

Il bilancio della terza notte di rivolte è di 667 persone fermate e 249 fra poliziotti e gendarme rimasti feriti in tutta la Francia. A Parigi continuano i saccheggi, almeno un centinaio di persone con il volto coperto da passamontagna hanno devastato ieri sera i negozi del centro commerciale di Les Halles, nel centro della capitale. In previsione dei disordini, erano stati mobilitati 40.000 agenti delle forze dell'ordine, 5.000 solo a Parigi.

Il presidente francese Emmanuel Macron ha convocato la seconda riunione dell’Unità di Crisi Interministeriale in due giorni lasciando in anticipo il Consiglio Europeo per fare ritorno a Parigi. Dopo tre giorni lo stato d'emergenza non è più escluso. La premier Elisabeth Borne ha detto che tutte le ipotesi vengono prese in esame per ripristinare l'ordine: «La priorità è garantire la coesione nazionale, che passa per un ritorno all'ordine repubblicano».

Nel frattempo scatta il coprifuoco per i trasporti pubblici nell’Ile de France. Tutti i bus e i tram si fermeranno ogni sera alle 21.

Il poliziotto che ha ucciso con un colpo della sua arma di servizio il diciassettenne a Nanterre, si dice devastato e chiede perdono alla famiglia. L'autopsia sul corpo di Nahel ha rivelato che il giovane «è stato raggiunto da un unico colpo, che ha attraversato il braccio sinistro, quindi il torace, da sinistra verso destra» mentre la perquisizione del veicolo «non ha permesso di ritrovare oggetti pericolosi o stupefacenti».

Ancora ricercato il terzo passeggero dell'auto di Nahel, mentre un secondo passeggero è stato ascoltato e rilasciato qualche ora dopo l’omicidio.