«L'Italia è stata veramente incredibile e la cooperazione della popolazione è fantastica, faremo di tutto per supportarla e ci sono buoni segnali dallo scenario che gli esperti italiani hanno tracciato. Speriamo che questi segnali positivi continuino, ma sono molto felice che l'Italia stia facendo tutto quello che può», lo ha detto il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, durante un incontro con i giornalisti a Ginevra.

 

«Siamo in costante contatto con i nostri esperti in Italia e con le autorità del Paese - ha aggiunto Mike Ryan, a capo del Programma di emergenze sanitarie dell'Oms -. L’Italia sta affrontando il problema con forza. Ci sono alcune zone in cui c'è una trasmissione molto intensa del virus, ma ci sono altre aree dove i contagi non sono altrettanti intensi e qui si sta tentando di non replicare la situazione del Nord del Paese. Ammiriamo molto i colleghi in Italia, il loro lavoro è eroico e faremo di tutto per supportarli nel loro sforzo».

 

Lockdown non basta

Un elogio all’Italia, dunque, primo Paese in Occidente ad essere investito pesantemente dal contagio da Covid-19 e primo ad avere adottato stringenti misure di lockdown che hanno poi fatto scuola per il resto d’Europa e non solo.

Ma, nonostante i costi sociali ed economici significativi che implicano, per l’Oms la chiusura di scuole e imprese, la cancellazione di eventi sportivi e la richiesta ai cittadini di rimanere a casa non bastano.

«Significa guadagnare tempo e ridurre la pressione sui sistemi sanitari. Ma da sole, queste misure non estinguono le epidemie - ha affermato Ghebreyesus - La risposta dipende da cosa fanno i paesi mentre sono in atto queste misure a livello di popolazione».

 

E ancora: «Chiediamo a tutti i Paesi che hanno introdotto le così dette misure di 'lockdown' di usare questo tempo per attaccare il coronavirus. Avete creato una seconda finestra di opportunità. Come usarla? Espandete, addestrate e distribuite la vostra forza lavoro sanitaria e pubblica, implementate un sistema per trovare tutti i casi sospetti a livello di comunità, aumentate la produzione, la capacità e la disponibilità dei test».

 

16mila morti nel mondo

In tutto il mondo si contano ormai più di sedicimila morti da Covid-19: «Sappiamo che ce ne saranno di più. Quante, dipenderà dalle decisioni che prendiamo e dalle azioni che intraprendiamo», è il commento del direttore dell’Oms. «In passato - ha aggiunto - abbiamo superato molte pandemie e crisi. Supereremo anche questa. La domanda è quanto sarà alto il prezzo che pagheremo».

 

 

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