Denuncia dei sindacati Fp Cgil, Fns Cisl e Confsal Vigili del fuoco dopo gli incendi che hanno «messo, ancora una volta, a dura prova la macchina dei soccorsi. Una situazione nella maggior parte dei casi insostenibile» anche per «turni di lavoro prolungati e massacranti, sia per le temperature in gioco sia per le limitate risorse umane a disposizione».

I sindacati chiedono che «il Governo risponda e dia fattiva concretezza alle tante belle parole spese durante questa emergenza incendi». I rappresentanti dei lavoratori chiedono, nello specifico, «40.000 unità operative e 5.000 unità tecnico professionali», rilevando di essere «la componente fondamentale del sistema di Protezione civile, ma siamo in pochi».

«A settembre - affermano Mauro Giulianella, coordinatore nazionale Fp Cgil Vvf; Massimo Vespia, segretario generale Fns Cisl; e Franco Giancarlo, segretario generale Confsal Vvf - con la ripresa delle attività, il rinnovo del contratto di lavoro sarà lo strumento per ripagare in parte il personale del Corpo degli sforzi fatti. Lo faremo garantendo loro la giusta valorizzazione economica e professionale, anche in termini previdenziali, condizione che ci vede in forte ritardo rispetto agli altri Corpi dello Stato».

Inoltre, proseguono, «saremo pronti a rilanciare la vertenza sulle indispensabili assunzioni, necessità non più rinviabile, scendendo anche in piazza se necessario. Ogni anno gli italiani piangono la perdita di vite umane, del patrimonio faunistico, di quello boschivo senza contare quello legato alla perdita dei sacrifici fatti per una vita. La causa è sempre la stessa: la scarsa attenzione nella previsione e nella prevenzione degli eventi. Per questo oltre alle assunzioni a tempo indeterminato servirà dare concretezza agli investimenti economici stanziati per fronteggiare gli eventi».