Al termine di tre riprese che si sono svolte regolarmente, nei quarti di finale del torneo di di boxe, categoria - 66 kg donne, la pugile algerina iperandrogina Imane Khelif - al centro delle polemiche per i suoi livelli di testosterone e la sua partecipazione ai Giochi - ha vinto ai punti il match contro l'ungherese Anna Luca Hamori.

Non essendo prevista nel programma olimpico la finale per il terzo e quarto posto, l'algerina è quindi sicura di vincere almeno il bronzo. A fine incontro, un saluto tra le due pugilatrici, Nel primo turno, Khelif aveva vinto per il ritiro dopo pochi secondi dell'italiana Angela Carini.

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«Combatto per la dignità di ogni donna», ha detto, piangendo a dirotto, Imane Khelif, dopo la vittoria ai punti per verdetto unanime nei quarti del pugilato a Parigi 2024. «Tutto il popolo arabo mi conosce da anni - ha aggiunto la 25enne pugile algerina -. Per anni ho fatto boxe nelle competizioni della federazione internazionale, loro sono stati ingiusti con me. Ma io ho Dio».

Prima del match di oggi, l'ungherese Hamori ha definito esplicitamente la propria avversaria «un uomo». Alla fine dell'incontro, la pugile magiara ha stretto la mano alla rivale. La federboxe ungherese, nelle ultime 24 ore, si è espressa contro la presenza della pugile algerina nel torneo femminile. Il Comitato Olimpico Internazionale, attraverso le parole del presidente Thomas Bach, oggi ha ribadito che Khelif «è una donna e ha diritto di partecipare ai Giochi».

Polemiche sul premio in denaro all'italiana Carini

Intanto è polemica sulla decisione dell'Iba (International Boxing Association) di pagare ad Angela Carini il premio stabilito prima dei Giochi per coloro che conquistano l'oro a Parigi 2024. In una nota l'ente spiega che, per decisione del presidente Umar Kremlev, Carini verrà premiata «come se fosse diventata campionessa olimpica». Si tratta in particolare di 50mila dollari per l'atleta e di 25mila a testa per l'allenatore e per la federazione di appartenenza.

La federazione pugilistica italiana (Fpi) ha fatto però sapere che non accetterà alcun premio in denaro proveniente dall'Iba. «Relativamente all'offerta economica avanzata dal Presidente Iba Umar Kremlev a favore della Fpi - è scritto in un comunicato -, la Federazione Pugilistica Italiana smentisce riguardo l'ipotesi di accettazione di qualsivoglia premio in denaro». Nella nota non si fa menzione della Carini, ma dalla federazione fanno sapere che nemmeno l'atleta accetterà il denaro dell'Iba.