La donna aveva annunciato su Instagram una sua nomina, che dal dicastero si erano affrettati a smentire, così come la sua presenza a una riunione a ferragosto, dove invece è stata immortalata tra i presenti
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È il giallo (politico) dell’estate. Tutto nasce da un articolo di Dagospia: “Mistero buffo” il titolo. Al centro della vicenda «una biondissima 41enne, nativa di Pompei, Maria Rosaria Boccia, che annuncia su Instagram la sua nomina a consigliere dei Grandi eventi del ministero della Cultura». Ma il ministero si affretta a negare: «È una notizia falsa: Maria Rosaria Boccia non è mai stata nominata consigliere del ministro».
Tra botte, risposte e storie di Instagram, la misteriosa donna di Pompei vede intanto aumentare esponenzialmente i suoi follower, che arrivano a superare i 40mila appassionati alla vicenda.
Quello che si sa è che Boccia, nel 2023, aveva presentato alla Camera il progetto Wedding Surgery, per regolamentare le professioni nel campo della medicina estetica con tanto di servizio del Tg2, di cui proprio Sangiuliano è stato direttore. Mentre il web si riempie di immagini in cui la stessa Boccia appare assieme al ministro: Pompei, Taormina, Sanremo.
Nel mezzo, richieste di chiarimenti e interrogazioni al ministro da parte delle forze parlamentari d'opposizione perché il giallo venga risolto una volta per tutte. E poi il caso si arricchisce di un nuovo dettaglio: Dagospia che pubblica una mail inviata al ministero dal funzionario che sta organizzando il G7 Cultura da cui risulta che Boccia è tra i destinatari, dunque inserita a pieno titolo nello staff.
«Ecco il documento che prova che l’imprenditrice Maria Rosaria Boccia ha avuto accesso ad atti nei quali vengono anche comunicate questioni sensibili sul piano della sicurezza dello Stato, tanto che viene messa in copia in tutte le mail che vengono scambiate tra i dirigenti del ministero e quelli del parco archeologico di Pompei per gli accessi e gli spostamenti dei ministri della Cultura del G7, in occasione della serata di gala del prossimo 20 settembre», scrive Dagospia.
Adesso, a completare (e complicare) il quadro spunta una foto di una riunione di ferragosto che smentisce la smentita già arrivata in merito da parte dello staff del ministro Sangiuliano. «È falso che il 15 agosto Maria Rosaria Boccia era al ministero. C’erano una ventina di dirigenti e componenti dello staff e un sistema di pass di accesso», aveva fatto sapere il dicastero. E invece Boccia compare tra i presenti all’incontro convocato dallo stesso per quel giorno. A che titolo non è dato sapere.
A pubblicare l'immagine con il tavolo della riunione il Corriere della sera. A destra Alessandro Giuli, presidente della Fondazione Maxxi, a sinistra Daniela Porro, soprintendente speciale di Roma, e Alfonsina Russo, direttrice del Parco archeologico del Colosseo e da poco nominata alla nuova Direzione generale della Valorizzazione. In fondo a sinistra si intravede proprio Maria Rosaria Boccia. E il caso, dunque, sembra tutt'altro che chiuso.