Il titolare del dicastero Affari regionali parla di risposta straordinaria: «Ho accompagnato personalmente il primo contingente tra Bergamo e Brescia»
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«Al nostro appello per volontari sanitari abbiamo avuto una risposta splendente, generosa ed enorme, da tutto il Paese. Cento volte superiore alle aspettative. Sono arrivate ottomila domande, tantissime: verificati i curricula, 6.800 medici erano quelli utilizzabili e - di questi - 3.000 sono già abili e arruolati, scaglionati per le partenze. Ne restano molti altri, potenzialmente operativi, di riserva». Francesco Boccia, ministro per gli Affari regionali, in una intervista a Luca Telese pubblicata da Tpi.it ha parlato della spedizione volontaria di medici e infermieri aggiungendo: «Il primo contingente è già sul campo, li ho accompagnati io stesso a Bergamo e a Brescia. Questo deve farci riflettere sulla distanza tra la burocrazia, la politica territoriale e il popolo degli addetti ai lavori della sanità. Il 30 per cento sono pensionati, fino a 70 anni di età. Fra quelli che non abbiamo arruolato c'erano quelli - commoventi - ancora più anziani. I primi li abbiamo convocati a Roma: hanno fatto tutti il tampone, in sicurezza, all'ospedale Celio. Resterà una anagrafe: una task force di riservisti di cui già conosciamo la storia, il valore, i talenti».