Gli auguri del fondatore del Movimento dal suo blog in cui fa il punto della situazione con gli alleati giallorossi: «Le mummie ci chiamano democristiani? Opinione di mummia resta»
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«Se io fossi il MoVimento oggi sarebbe il mio compleanno… ok, passi… mi chiedono di fare il discorso: ma cosa direbbi? (così con i verbi siamo a posto)». Esordisce così l’istrionico Beppe Grillo dal suo blog in occasione dell’anniversario - 10 anni trascorsi – della nascita del Movimento cinque stelle. Il 4 ottobre 2009, giorno di San Francesco, prendeva vita il movimento e così, in un un lungo post, il suo fondatore fa anche il punto sull’alleanza con il Pd. «In questo periodo - scrive - c’è molta attenzione mediatica rivolta alle mie uscite, in questo momento non ci sto pensando per nulla. Mi sono liberato completamente delle letture in chiave strategico/politica anche dei colpi di tosse». «Se siamo riusciti ad allearci con il Pd (e loro con noi) possiamo vederla in due modi: necessità di poltrone oppure uno step evolutivo della politica». E incalza: «Le mummie ci chiamano democristiani? Opinione di mummia resta».
«Superato il girone dei gufi neri e saltato a piè pari quello dei masticabrodo - scrive Grillo tirando le somme 10 anni dopo - mi ritroverei nella selva delle primedonne. Ah… turpe momento del cammino, irto di trappole per gli istrioni. Vi assicuro una cosa: se riusciamo a superare le trappole anti-istrione iniziamo ad intravedere qualcosa di davvero nuovo».
Un omaggio celebrativo, con la foto di una torta di compleanno, in cui Grillo prosegue in una riflessione sullo spaccato dell'Italia che sembra divisa: «E’ spaccato in due se è un paese di tifosi, sennò è pieno di gente stanca ed avvilita, la nuova sfida è attraversare il confronto con potenze economiche spaventose senza che la gente sia oppressa. Intrigarsi delle nuove tecnologie senza vederle come status symbol. La logica dei dazi non sarà mai sufficiente». «Vedo tanti occhi aperti alla nuova realtà ed alle nuove sfide, sono così entusiasta che abbraccerei persino Mentana!», conclude Grillo, condividendo con i suoi followers la scena finale del celebre film di Rossellini.